Elly Schlein presa a randellate, il “miracolo” di Renzi e Ilaria Salis: quindi, oggi…

Elly Schlein presa a randellate, il "miracolo" di Renzi e Ilaria Salis: quindi, oggi...

– Dobbiamo arrenderci: il mondo si muove come un lombrico che strisciando lentamente incede verso un baratro. In Francia vogliono approvare una legge per punire chi discrimina in base ai capelli. Pare che le donne di colore vengano discriminate sul posto di lavoro a causa di capigliature afro, dreadlock o trecce. “Le persone che non rientrano negli standard eurocentrici si trovano ad affrontare stereotipi e pregiudizi”, ha detto il deputato che porta avanti questa fondamentale battaglia di civiltà. Ovviamente non proteggerà solo i cittadini di colore, anche se è nata per questo, ma pure le signore coi capelli biondi o quelle rosse. La norma appare ridondante, come molte delle battaglie di retroguardia: in Francia esiste già una legge contro le discriminazioni razziali e non si capisce bene per quale motivo fissarsi sui capelli. Ma ormai a questo mondo vale tutto: a questo punto dateci pure una legge contro la discriminazione delle sopracciglia.

– Ps: solo per ridere, sappiate che il tizio che ha proposto la legge è calvo.

Cateno De Luca sta per varare la lista elettorale per le Europee e il simbolo conterrà tutte e 17 le sigle che compongono l’ammucchiata. I fan del proporzionale dovrebbero spiegarmi come possono pensare che queste accozzaglie nate solo per superare la soglia di sbarramento (parlo anche di Stati Uniti d’Europa di Renzi-Bonino) possano essere utili alla cosa pubblica una volta spartiti i seggi.

Matteo Renzi vuol querelare Cateno De Luca, colpevole di sostenere che Italia Viva e Totò Cuffaro alla fine faranno un accordo elettorale. Oggi De Luca ha risposto con un indimenticabile discorso di altissima valenza politica che ben spiega l’elevato livello del dibattito politico in corso in Italia. Ci sembra corretto riportare il discorso per intero, per poterne meglio assaporare la caratura intellettuale: “Prrrrrrrrrrr… se l’è meritata” (la pernacchia). Che bella la politica.

– Povera Elly Schlein: come la fa, la sbaglia e i nemici interni la randellano (politicamente). Voleva candidarsi capolista e glielo hanno impedito per non danneggiare le candidate donna. Voleva candidarsi terza in lista in tutti i colleghi, ma forse non può altrimenti a Bruxelles ci vanno solo i maschi. Imbarca Antonio Decaro e c’è chi rumoreggia. Pensa a Ilaria Salis e c’è chi storce il naso. Lancia Lucia Annunziata e mezzo partito napoletano s’infuria: dicono sia “calata dall’alto” (verissimo) e che sia un volto “troppo televisivo” che di fatto distrugge anni e anni di lavoro sul territorio di quei poveracci che si iscrivono a un circolo, partecipano alle riunioni, magari fanno anni i consiglieri di zona nella speranza di essere candidati e poi si vedono scavalcare dalla prima giornalista Rai che passa. “Dovevamo cambiare il Pd – è la sintesi migliore – e invece cambiamo i nomi calati dall’alto”. Auguri, Elly.

– Uno dei responsabili dell’area Schlein di Napoli, per provare a difendere Annunziata, dice che Lucia “ha giocato un ruolo importante in questo Paese”. Quale, scusa? Sono curioso…

– Adesso è ufficiale: politicizzare il caso Ilaria Salis forse non l’ha danneggiata ma di sicuro non le ha fatto bene. Resterà in carcere e per chissà quanto altro tempo ancora.

Pina Picerno bombarda Elly Schlein: “Non siamo certo l’Isola dei famosi e non siamo neanche in un contest televisivo. Il Partito Democratico si è tenuto in piedi in questi anni grazie alla forza di tutti i nostri militanti, ritengo sia giusto ascoltare quello che pensano”. Più che la formazione delle liste pare una corrida.

– Miracolo di Matteo Renzi: riesce a spaccare in due +Europa (scindere un atomo non è cosa da tutti) facendo litigare Emma Bonino e l’ex grillino Pizzarotti. La capacità che ha l’ex premier di seminare zizzania non è seconda a nessuno.

– Hanno ragione sia Salvini che Valditara a sostenere che nelle aule scolastiche non dovrebbe esserci mai un numero troppo elevato di bambini stranieri, soprattutto se nelle famiglie si parla poco o niente l’italiano. Non per razzismo, ma per logica: l’integrazione diventa impossibile se chi dovrebbe integrare si ritrova in minoranza in una comunità.

Annalisa, la cantante, sarà madrina del Pride di Roma del 2024.

Mi cade un mito.

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