Gli sbarchi di migranti in Italia sono più che dimezzati nei primi tre mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo è il dato che emerge dal cruscotto statistico del Viminale, secondo cui dal primo gennaio 2024 al 22 marzo sono sbarcate nel nostro Paese 9.479 persone mentre nello stesso lasso di tempo erano stati 20.364. Sono numeri che erano stati in qualche modo anticipati ieri dal sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino. Per quanto riguarda invece l’anno solare 2022, il numero degli sbarchi era stato – sempre facendo riferimento al medesimo arco temporale – di 6.379. Nel dettaglio, tra le nazioni di provenienza, al primo posto figura il Bangladesh (2.275), seguito da Siria (1.669) e Tunisia (1.203). Per quanto riguarda il numero dei minori stranieri non accompagnati, nel 2024 in Italia ne sono sbarcati 688.
Un trend che conferma quello che già che si stava verificando negli ultimi mesi. Già nella conferenza stampa di inizio anno, infatti, Giorgia Meloni aveva sottolineato come ci fosse stato in corso il calo delle partenze dalla Tunisia, Paese che dallo scorso ottobre ha contenuto il numero degli sbarchi registrati sulle coste italiane. Risultato del memorandum firmato lo scorso luglio con il Paese africano di Kais Saied insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen che l’aveva fortemente voluto. Il 15 febbraio 2024, in Consiglio dei ministri, la premier italiana aveva ribadito che gli sbarchi fossero in netta diminuzione, ma che allo stesso tempo contenere gli arrivi è una “rincorsa continua“. Per questo aveva parlato espressamente di un “modello Caivano” da esportare nei Paesi del Nord Africa, in particolare per Tunisia e Libia. Pochi giorni fa, infine, l’intesa siglata in Egitto con Al-Sisi.
“I dati del Viminale dimostrano che sinistra ha torto mentre il governo Meloni è inequivocabilmente capace di risolvere problemi anche assai complessi come l’immigrazione“. Commenta così Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, in una nota ufficiale. “Se da gennaio a marzo gli sbarchi in Italia sono più che dimezzati è perché la strategia del blocco delle partenze con il coinvolgimento dei Paesi di provenienza e di transito funziona – sottolinea l’ex sottosegretaria -. I risultati possono solo ulteriormente migliorare visto che dopo la Tunisia si è trovato un accordo con l’Albania, si è riaperto un dialogo con l’Egitto e il piano Mattei è ormai una realtà“, aggiunge. “Finalmente con Giorgia Meloni – conclude Montaruli – l’Europa si sta occupando di immigrazione e controllo dei confini, mentre viene ridotto lo strapotere degli scafisti.
La sinistra che ha tifato in questi mesi contro l’Italia esce ancora una una volta smentita e sconfitta“.