Un“giocoso aggiornamento” secondo la Nike, una inaccettabile deriva woke per gli inglesi. Nelle ultime ore si è scatenata una bufera sulla rivisitazione arcobaleno della classica Croce di San Giorgio: la bandiera sul retro del colletto della nuova divisa è stata tinta con i colori blu, azzurro e rosa violaceo. Gettato nel cestino uno dei simboli della tradizione in nome delle battaglie politicamente corrette: appare scontato collegare la “nuova” bandiera allo stendardo del movimento transessuale. L’ennesimo trionfo (inconcepibile) delle minoranze, l’ennesimo ko per il buonsenso.
Lanciata in vista di Euro 2024, la casacca farà il suo esordio questa sera nell’amichevole di lusso contro il Brasile, ma gli inglesi pretendono un passo indietro. La mossa della Nike, avallata dalla Federcalcio, ha scatenato la veemente reazione sui social: una valanga di insulti e di critiche per la scelta cromatica tanto cara alla religione dei risvegliati. Uno dei commenti più virali è il seguente:“È una campagna semplicemente ideologica, guidata da fini commerciali”. E c’è anche chi sottolinea l’incoerenza della Nike, inclusiva a targhe alterne: “Avreste il coraggio di fare lo stesso con altre bandiere e nazioni come quella turca oppure la saudita?”. E ancora: “Questa è propaganda ideologica, non comprerò mai i vostri prodotti”.
Una petizione lanciata in rete ha già raccolto oltre 20 mila firme e anche la politica ha preso posizione. “La mia opinione è che quando si tratta delle nostre bandiere non dovremmo scherzare. Sono motivo di orgoglio, di identità, di ciò che siamo e sono perfette così come sono. Ovviamente preferisco l’originale”, l’analisi del primo ministro Rishi Sunak. Anche il leader dell’opposizione Keir Starmer ha condiviso le rimostranze del primo ministro, la Nike dovrebbe riconsiderare la sua decisione: “Sono un grande appassionato di calcio, vado a vedere le partite dell’Inghilterra sia maschile sia femminile e la bandiera è un simbolo che non ha bisogno di essere cambiato. Dobbiamo solo esserne orgogliosi”.
Oggi volto televisivo, Nigel Farage non ha utilizzato troppi giri di parole: “Ecco, è semplicemente una croce multicolore, non ha alcuna relazione con la croce di San Giorgio… Se la nazionale inglese pensa che ciò sia accettabile, perché mai ci si dovrebbe scusare dell’appartenenza all’Inghilterra nel momento in cui si giocherà per l’Inghilterra nelle finali europee di calcio? Penso che sia uno scherzo assoluto…”.
Una cosa è certa: la bandiera woke non è passata inosservata, ma non come desiderato dalla Nike.