Salvini zittisce i veleni: “Io e Giorgia amici veri”

Salvini zittisce i veleni: "Io e Giorgia amici veri"

Ci sarà anche un videomessaggio di Marine Le Pen alla kermesse dei sovranisti europei domani a Roma, con il leader della Lega Matteo Salvini (nella foto) nelle vesti di padrone di casa. Un’assenza della leader del Rassemblement National, presente di persona all’ultima Pontida, sarebbe stata letta come uno sganciamento dalla destra di Identità e democrazia di cui fa parte la Lega, per accreditarsi come leader più moderata in vista delle presidenziali francesi nel 2027. Invece La Pen ci sarà, anche se solo in videomessaggio, che Salvini ha già visto e definisce «molto impattante».

Presenti varie delegazioni da Austria, Belgio, Francia, Portogallo, con il leader di Chega – il partito nazionalista che ha appena trionfato nelle elezioni in Portogallo – André Ventura che parlerà dal palco. All’evento, invece, non ci saranno rappresentanti di Alternative für Deutschland, assente anche il partito olandese di Wilders. La novità è la presenza di una delegazione «trumpiana» e l’intervento di Vivek Ramaswamy, noto come «il miliardario anti-woke» (cioè contro il politicamente corretto), ex candidato alle primarie repubblicane e «persona vicina al tycoon». La possibile vittoria di Trump a novembre è un’altra delle scommesse di Salvini, per confermare il vento sovranista che dovrebbe premiare il gruppo Id alle Europee e farlo diventare il terzo del Parlamento Ue, spostando gli equilibri a destra. «Le elezioni in Usa di novembre saranno fondamentali e spero vincano i repubblicani», mentre «è impensabile votare la von der Leyen se pensiamo a quanti danni ha fatto» dice il vicepremier. Sarà un leitmotiv di qui al 9 giugno, dove l’obiettivo è «la doppia cifra». Vannacci? Solita risposta: «Lo stimo, abbiamo un mese di tempo, decideremo insieme». E sul rapporto con la premier Giorgia Meloni è netto: «Vedo ricostruzioni fantasy, che fanno parte del fantasy più che della cronaca politica. Ho abbracciato Giorgia perché oltre essere presidente del Consiglio è un’amica».

Dalla Lega fanno sapere che è «tutto esaurito» lo spazio negli Studios di via Tiburtina per domani. «Leggo ricostruzioni sull’internazionale nera, ma ci saranno 1.500 persone pacifiche, tranquille, sorridenti, determinate a discutere di lavoro e di futuro. Portiamo gente da tutto il mondo, invece gli altri (il Pd, ndr) fanno i ritiri nelle spa» commenta Salvini che ha precettato tutti i ministri del governo, e ha convinto il più importante di loro, Giancarlo Giorgetti (Economia), a parlare dal palco. L’assenza di Zaia? Nessun problema, è troppo impegnato in Veneto, spiega il leader. Ieri in serata il consiglio federale dove Salvini ha informato i colonnelli di alcune novità. Una è la creazione di un team che scriverà il programma elettorale per le Europee, a guidarlo Filippo Pozzi, «esperto di dinamiche europee», nel gruppo ci sono anche Fedriga, Giorgetti e Fontana, presidente della Camera. Ribadito il no a qualsiasi accordo con i Socialisti europei e il veto a Ursula, alle Europee «si decide il futuro dei nostri figli». Perciò, rinviati tutti i congressi chiesti a gran voce dai militanti, «Entro l’estate quelli regionali ed entro l’autunno quello federale».

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