Una storia assurda che fa rabbrividire, quella che arriva dalla Francia e vede come vittima un bimbo di appena sei settimane, abbandonato in mezzo a una strada senza vestiti e per fortuna soccorso in tempo grazie alla segnalazione di un cittadino. Per la tutela del neonato, risultato positivo alla cocaina durante gli esemi medici condotti in ospedale, è stato preso un provvedimento di collocamento temporaneo.
Stando a quanto riferito dalla polizia, e riportato quest’oggi da Le Progrès, i fatti si sono verificati nella giornata della scorsa domenica 17 marzo. Il piccolo, completamente nudo, è stato ritrovato nella zona industriale di Vénissieux , che si trova nei pressi della città di Lione: ad abbandonarlo in mezzo alla strada sarebbe stato il padre, un uomo di 50 anni, visto da un testimone vagare a piedi nudi e in chiaro stato confusionale. Grazie alla segnalazione del passante, insospettito dall’atteggiamento del 50enne, la polizia è intervenuta sul posto: a raggiungere la zona industriale di Vénisseux sono state alcune pattuglie della BAC (brigade anti-criminalité). Gli agenti impegnati nell’intervento hanno individuato il neonato e si sono immediatamente attivati per richiedere l’urgente invio sul posto dei servizi di emergenza. Il bimbo è stato quindi trasportato in ambulanza presso l’ospedale materno infantile di Bron per ricevere le cure del caso.
Durante gli accertamenti medici per comprendere il suo stato di salute è emerso che il neonato era positivo alla cocaina, il che ha reso ancora più grave la situazione. A seguito delle indagini sono finiti in manette i genitori del bimbo, ovvero l’uomo di 50 anni segnalato dal testimone e una donna di 25 anni, entrambi individui senza fissa dimora e con alle spalle una storia di tossicodipendenza.
Secondo quanto riferito dalla stampa locale, i due avrebbero respinto le accusa di maltrattamento nei confronti del figlio che sono state contestate dagli inquirenti, sostenendo durante gli interrogatori che il neonato sarebbe stato abbandonato a seguito di una violenta lite scoppiata tra di loro.
Per fortuna il figlio della coppia è ora fuori pericolo, e nei suoi confrontile autorità hanno disposto a sua tutela un provvedimento di collocamento temporaneo. Gli inquirenti ritengono di poter affermare che la positività alla cocaina rilevata negli esami del sangue possa essere da imputare a una contaminazione accidentale avvenuta durante l’allattamento materno, piuttosto che a una somministrazione diretta della sostanza stupefacente.