Rivoluzione rinofiller: come rimodellarsi il naso senza usare il bisturi

Rivoluzione rinofiller: come rimodellarsi il naso senza usare il bisturi

Il naso, parlandone esteticamente, è il nostro carattere e il nostro destino, è l’elemento prominente impossibile da nascondere poiché ruba la scena al centro del viso, a cui rende però ordine ed armonia, ed è l’organo vitale identitario per la sua unicità, dal momento che in natura non ne esistono due uguali per forma e dimensione, ed ognuno ha il suo, che cresce e si modifica negli anni insieme al resto del corpo umano. Al di là della osservazione soggettiva del proprio naso, normale, lungo, aquilino, schiacciato, storto, a patata, greco o alla francese, molte sono le insicurezze personali su questo organo centrale del volto, e il livello di consapevolezza visiva nell’impatto con lo specchio ne fa uno dei problemi estetici più patiti dall’adolescenza, al punto da diventare un dramma o un incubo in chi non lo accetta o non riesce più a conviverci. Fino a pochi anni fa l’unico metodo per modificare la forma o la proporzione del naso era la Rinoplastica, al secondo posto in assoluto tra gli interventi di chirurgia plastica più richiesti, una operazione permanente e definitiva, quindi non reversibile, ed anche traumatica per il rimodellamento osseo e cartilagineo necessario per eliminare gobbe ed imperfezioni, con risultati sovente gratificanti rispetto all’originale, ma che, non essendo possibile prevedere l’evoluzione nei decenni del massiccio facciale, questa delicata operazione, se effettuata da mani non esperte od abili, lascia spesso un effetto disarmonico rispetto ai volumi del volto, con riduzioni troppo drastiche, o perché, intervenendo attraverso le narici, queste spesso perdono la loro forma ovale naturale per diventare triangolari e diverse una dall’altra, con un risultato estetico quasi mai soddisfacente negli anni a venire, proprio perché quando si mette mano alla armonia di madre natura resta evidente quasi sempre la firma della chirurgia rispetto alle aspettative di naturalezza. Per tutti questi motivi, la nuova tendenza del momento è la corsa al «Rinofiller», uno dei trattamenti più richiesti in assoluto negli ultimi anni da entrambi i sessi di ogni età, una operazione soft e non invasiva per modellare il naso senza chirurgia, una tecnica che riesce a nascondere gli inestetismi più lievi, mediante semplici infiltrazioni, ovvero iniezioni di filler, cioè composti a base di acido ialuronico, acido poli-L-lattico e idrossiapatite di calcio, tutte sostanze volumizzanti per riempire le aree irregolari, correggere i difetti, eliminare eventuali gobbe, avvallamenti, infossamenti, iniezioni locali che riescono anche a sollevare la punta cadente o scesa, adattando così il naso alle esigenze estetiche richieste. Il rinofiller non riduce effettivamente le dimensioni del naso come accade con la rinoplastica, ma ne corregge e ne modifica l’aspetto creando l’illusione di una dimensione più ridotta, poiché l’aggiunta di volume in aree strategiche, come la radice, la base del naso o la punta, riesce spesso a bilanciarne le proporzioni rispetto al resto del viso. Naturalmente il successo del trattamento dipende moltissimo dalla forma di base del naso e dal problema da correggere, se a gobba, con punta scesa, con avvallamenti o infossamenti, ma soprattutto moltissimo dipende dall’operatore, dalla sua sensibilità artistica e dalla sua competenza, come certamente dalla sua laurea, poiché ci si deve affidare sempre ad un medico professionista di livello, preferibilmente specializzato in contouring, per ottenere un risultato naturale che non stravolga l’armonia naturale del viso ridisegnandone i profili, e rendere una doppia valenza, estetica e terapeutica per soddisfare il paziente ed aiutarlo a risolvere le sue insicurezze psicologiche. Il Rinofiller, un trattamento di natura esclusivamente estetica, richiestissimo in Italia dalle donne dai 18 ai 50 anni di età , non indicato in casi di problemi funzionali nasali, non modificando la struttura ossea, regala un nuovo profilo nasale immediato ma temporaneo, della durata di circa 10/12 mesi, essendo tutti i filler applicati riassorbibili, anche se la durata del trattamento può variare da persona a persona a seconda del metabolismo individuale, lo stile di vita e le sostanze utilizzate, per cui per mantenere i risultati nel tempo il paziente dovrà sottoporsi almeno una o due volte all’anno a ritocchi, follow-up e nuove infiltrazioni, sempre eseguite in anestesia locale, in regime ambulatoriale, con un costo medio di 500 a seduta, che impiega dai 15 ai 30 minuti di esecuzione.

I candidati ideali per un naso perfetto senza chirurgia sono coloro che hanno lievi imperfezioni percepite come difetti, i giovani maggiorenni che potrebbero cambiare idea dopo un intervento definitivo, coloro che giudicano insoddisfacenti i risultati di una precedente rinoplastica, e tutti quelli che nutrono dubbi o timori ad intervenire chirurgicamente, provando prima il rinofiller per farsi un’idea più precisa di come cambierà l’aspetto del proprio viso andando a lavorare con i riempitivi attorno all’ organo modificandone la forma e creando nuove armonie e volumi.

Gli effetti positivi del rinofiller , oggi uno dei trattamenti in assoluto più richiesti nei centri medici-estetici di tutto il mondo, è che sono immediatamente visibili subito dopo l’ intervento, non residuano cicatrici o lividi, non è necessario prendere particolari precauzioni dopo averlo effettuato, e si possono riprendere le normali attività quotidiane e sportive da subito. È bene però ricordare che il nostro naso non è soltanto un organo estetico, ma, nella sua sofisticata anatomia e per la sua vitale funzione respiratoria, è un elemento fondamentale collegato al cervello con la sua preziosa azione percettiva, la quale attraverso l’ olfatto mette in relazione il mondo esterno con quello interno, un vettore essenziale della vita quotidiana, sempre in simbiosi con la vista e il gusto, in ogni contatto con persone, materiali, alimenti, gas, farmaci o veleni, ed è spesso il suo fiuto unico a portarci in salvo, indipendentemente dalla sua forma e dimensione esteriore, molto meno importante della sua funzione primaria, senza la quale è molto difficile vivere.

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