Economia circolare e modernizzazione: la strategia della Cina per uno sviluppo sostenibile

Economia circolare e modernizzazione: la strategia della Cina per uno sviluppo sostenibile

L’economia circolare è un concetto chiave dello sviluppo sostenibile e nel corso del 2024 la Repubblica popolare intende puntarci molto. A febbraio la Commissione centrale per gli Affari economici ha tenuto una riunione sul tema, sottolineando l’importanza del rinnovo delle attrezzature e del trade-in dei beni di consumo. Ben nove dipartimenti del Governo centrale si sono schierati in prima linea per migliorare il sistema di recupero e assicurare l’attuazione delle riforme.

In particolare, il Consiglio di Stato ha dichiarato che le autorità promuoveranno l’ammodernamento delle apparecchiature in diversi settori, tra cui edilizia, trasporti, agricoltura, istruzione e sanità, intensificando il relativo sostegno finanziario e considerando complessivamente vari parametri come il consumo energetico, le emissioni e le tecnologie emergenti. Sarà facilitata, inoltre, la permuta di automobili ed elettrodomestici.

Secondo molti esperti, infatti, vi è un ampio spazio nel mercato cinese per la sostituzione di attrezzature industriali e beni di consumo durevoli e le iniziative di Pechino potrebbero non solo stimolare gli acquisti di dispositivi moderni, ma anche migliorare l’allocazione delle risorse e contribuire allo sviluppo verde e sostenibile. “La sostituzione di automobili ed elettrodomestici può creare un mercato di mille miliardi di yuan” ha dichiarato Zheng Zhajie, capo della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, che ha anche sottolineato quanto nel Paese vi sia una grande richiesta per il rinnovo delle attrezzature, destinata ad aumentare con lo sviluppo di alta qualità. Secondo le sue stime, si andrà a creare un enorme mercato dal valore annuale di 5mila miliardi di yuan (circa 695 miliardi di dollari).

“L’aggiornamento delle attrezzature e dei beni di consumo aumenterà inevitabilmente la domanda di attrezzature di produzione e di elettrodomestici, contribuendo all’espansione dei consumi e all’accelerazione del ciclo economico”, ha affermato a China Media Group (Cmg) Sheng Chaoxun, direttore dell’Ufficio per le politiche strategiche dell’Accademia cinese di ricerca macroeconomica. “Le recenti azioni si adattano alla tendenza dello sviluppo di fascia alta, intelligente, verde e digitale dell’industria manifatturiera. La promozione del rinnovamento delle attrezzature porterà inevitabilmente all’aggiornamento della catena industriale, con miglioramento della qualità dei prodotti finali”.

Nel 2020 la Cina ha promesso di diventare carbon neutral entro il 2060. Ogni tonnellata di elettrodomestici riciclati può ridurre le emissioni di gas serra di circa 4,7 tonnellate. Numeri considerevoli, che sottolineano come questo processo sia fondamentale per abbattere l’inquinamento. La sua attuazione, però, incontra molteplici sfide e secondo Sheng Chaoxun il governo dovrà fare la sua parte stabilendo standard e regole, in particolare per quanto riguarda il consumo energetico, le emissioni, la protezione ambientale, la sicurezza, la qualità, lasciando al mercato di svolgere il ruolo principale.

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