Quasi ormai in “zona Cesarini” Partito Democratico e Movimento 5 Stelle raggiungo un faticosissimo accordo sulla Basilicata: il civico Domenico Lacerenza è la figura che è stata designata come candidato a presidente di Regione in rappresentanza del cosiddetto “campo largo”. Il nome dell’oculista campano, ex direttore del dipartimento di Chirurgia dell’ospedale regionale San Carlo di Potenza, è stato alla fine quello sul quale sono riusciti a convergere dem, grillini, Verdi, Sinistra Italiana, +Europa e Basilicata Casa Comune, il movimento che fa riferimento ad Angelo Chiorazzo, il quale fino a oggi pomeriggio era rimasto in campo con la propria candidatura a governatore. Al momento non sarebbe ancora definito se anche Azione farà parte della coalizione di centrosinistra.
“L’agenda di governo regionale che propone questa coalizione, forte della candidatura di Lacerenza, prevede in primo luogo di offrire una sanità di qualità a tutti i cittadini lucani – si legge nella nota congiunta diramata dalle forze politiche in suo sostegno -. Una sfida essenziale per rilanciare un territorio che ha sofferto profondo disagio per ciò che attiene la fruizione del diritto alla salute e il diritto alle cure“. I partiti giallorossi desiderano comunque ringraziare Chiorazzo, “che pure si era reso disponibile a impegnarsi in prima persona per questa sfida, per la sua disponibilità a offrire il suo contributo nell’individuazione, di comune accordo, di un candidato unitario“, concludono.
66 anni, direttore della Sic (Struttura interaziendale complessa) di Oculistica dell’azienda ospedaliera del capoluogo regionale, sarà quindi lui a sfidare il presidente uscente – e riconfermato da tutto il centro destra – Vito Bardi alle elezioni che si terranno i prossimi 21 e 22 aprile. “Siamo soddisfatti, abbiamo individuato una candidatura che unisce il campo progressista e riformista – ha commentato Giovanni Lettieri, segretario regionale del Pd lucano -. Siamo aperti a tutte le forze che insieme a noi vogliono archiviare 5 anni di governo della destra in Basilicata“. Ora partirà una corsa contro il tempo per preparare una difficilissima campagna elettorale.
Termina con questa sera, quindi, una soap-opera che andava avanti ormai da sei mesi, da quando il “re delle coop bianche” (in campo fino all’ultimo secondo) era stato fortemente caldeggiato dall’ex ministro Roberto Speranza. Il mancato gradimento dei 5 Stelle rischiava di creare una clamorosa spaccatura dentro l’ammucchiata rossa, soprattutto pochi giorni dopo la disfatta in Abruzzo. Giuseppe Conte, negli ultimi giorni di propaganda in Centro Italia era stato piuttosto chiaro nel rifiutate la candidatura di Chiorazzo, chiedendo a gran voce di virare verso un’altra persona. Calenda e Renzi, al contrario, devono ancora sciogliere la riserva: non è escluso che alla fine decidano di appoggiare Bardi tra quaranta giorni.