Non solo Roma, anche Milano si trova costretta a fare i conti con le tante buche che infestano le strade. Da giorni è ormai in corso uno scontro fra Codacons e Comune proprio in merito alle voragini che si sono formate anche seguito delle abbondanti piogge che hanno colpito il capoluogo meneghino. A finire sul banco degli imputati sono i materiali impiegati nella manutenzione dell’asfalto.
Sempre più strade dissestate a Milano
In un comunicato di fine febbraio, Codacons Lombardia segnalava il problema, indicando le zone con maggiore prensenza di buche. L’associazione informava di aver presentato un esposto alla Corte dei conti per una quanto mai necessaria verifica sulla qualità dell’asfalto per garantire la sicurezza dei cittadini.
“La questione delle buche sull’asfalto milanese sta diventando ‘virale’, oltre che nota da tempo. Con le piogge di questi giorni sono tornati ad emergere simil-crateri specie (ma non solo) in via Boiardo, su viale Monza, in via De Marchi“, si leggeva nel comunicato (qui). “Rischi per la salute di ciclisti e utilizzatori di monopattini, oltre che per l’integrità degli pneumatici e dei cerchioni delle autovetture“, proseguiva il documento. “Vorremmo sapere come sia possibile che a Milano possano succedere ancora queste cose, vogliamo avere risposte dal Comune in merito alla manutenzione delle strade, e al tipo di asfalto utilizzato, oltre ai tempi di intervento per la riparazione delle buche stradali”.
La risposta del Comune
La replica del Comune non si è fatta attendere. Le buche, sempre più estese e profonde, rappresentano un pericolo per la comunità e non possono essere di certo ignorate. Squadre di tecnici sono state subito messe al lavoro per porre rimedio almeno alle situazioni più gravi. Le condizioni meteo, tuttavia, non hanno dato tregua all’asfalto sempre più danneggiato.
Il sindaco Beppe Sala ha assicurato che il Comune sta operando. “Ho chiesto nei giorni scorsi al direttore generale di produrmi un piano per cercare di intervenire“, ha dichiarato il primo cittadino, come riportato da Il Giorno. Non si è placata, però, la polemica. “Qui l’unica calamità è la cronica sciatteria con cui la sinistra ignora da anni la manutenzione ordinaria della città, inseguendone poi i numerosi danni con toni emergenziali da catastrofe, che sarebbero invece stati tranquillamente evitati con una corretta cura di strade e tombini“, ha attaccato Marco Bestetti, consigliere regionale e comunale di FdI, facendo intendere che non è possibile attribuire l’intera responsabilità ai soli fenomeni atmosferici.
Codacons diffida il Comune
Arriviamo dunque a oggi, con la diffida di Codacons nei confronti del Comune e la richiesta di porre sotto sequestro i tratti di strada dissestati. “Purtroppo la situazione è drammatica e pericolosa, in quanto per le migliaia di ciclisti e motociclisti che circolano sulle strade milanesi basta una piccola distrazione per ritrovarsi catapultati per terra con conseguenze tragiche“, afferma l’associazione in una nota, riportata da Il Giorno, che sta seguendo la vicenda. “Nel nostro Paese vengono ancora adesso spesso utilizzati sistemi di manutenzione del manto stradale obsoleti e sorpassati, consistenti nell’utilizzo di un conglomerato a freddo tradizionale, modalità ormai vecchia di 25 anni, che non da risultati ottimali nella sistemazione delle buche stradali. Per questo motivo è nostra intenzione diffidare il Comune di Milano a intervenire immediatamente per mettere in sicurezza le strade milanesi“, conclude.