“Puntiamo a risultati concreti”. Vertice Meloni-Trudeau a Toronto: i temi sul tavolo

“Puntiamo a risultati concreti”. Vertice Meloni-Trudeau a Toronto: i temi sul tavolo

Prosegue il viaggio Oltreoceano per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Dopo il vertice di ieri a Washington con il presidente americano Joe Biden, il premier in questi minuti sta incontrando il primo ministro canadese Justin Trudeau a Toronto. “Il bilancio di questa due giorni in Usa e Canada è molto positivo”, ha confidato il premier nel punto stampa con il collega.“Come alleati della Nato, G7, G20 e partner delle Nazioni unite, lavoriamo in stretta collaborazione per affrontare la sicurezza globale senza precedenti, le sfide e le crisi politiche ed economiche, compresa la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e i conflitti e l’instabilità in corso a Gaza e in tutto il Medio Oriente e il Mar Rosso. Il Canada e l’Italia continuano a sostenere un Indo-Pacifico libero e aperto, inclusivo, prospero, sicuro e basato sullo stato di diritto”, recita invece la nota congiunta diffusa al termine del vertice.

Tanti i dossier al centro del dialogo tra Meloni e Trudeau, che esattamente sette giorni fa erano insieme a Kiev, nel secondo anniversario di guerra, in occasione della videoconferenza del G7. Le sfide globali sono tante, Italia e Canada sono pronte a collaborare dalla crisi in Ucraina alla situazione in Medio Oriente. “Dobbiamo evitare l’escalation del conflitto”, ha spiegato il primo ministro italiano nel corso dell’incontro con Trudeau. La linea di Meloni è chiara e c’è consapevolezza del grande lavoro che resta da fare sulla presidenza del G7 e sulle relazioni tra i Paesi:“Il mio approccio è concreto, dobbiamo essere concreti per cambiare le cose”. Punto importante è la convergenza sulle priorità nostrane, ha rimarcato Meloni: “Sono ottimista su importanti risultati che vorrei fossero concreti”.

“Nel rapporto bilaterale con il Canada stiamo aprendo un nuovo capitolo delle nostre relazioni“, ha aggiunto Meloni, che ha ironizzato: “Qui c’è una grande comunità di italo-canadesi, mi aspetto che la prossima volta a un prossimo vertice internazionale possa parlare anche italiano oltre che inglese e francese…”. Tornando ai temi concreti, il premier ha posto l’accento sui diversi ambiti in cui Roma e Toronto possono collaborare. Dalla ricerca alle infrastrutture, passando per intelligenza artificiale e transizione ecologica sostenibile: “L’Italia può mettere sul tavolo il suo know-how, spero che anche negli investimenti possiamo consolidare la nostra posizione”. Come nel dialogo con Biden, Meloni e Trudeau si sono soffermati sul dossier AI.“So che quello dell’Intelligenza artificiale è un tema che condividiamo”, le parole della leader di Fratelli d’Italia: “L’intelligenza artificiale è uno strumento che come tutti gli strumenti può essere buono o cattivo, dipende da come lo governiamo. Sono preoccupata soprattutto per l’impatto se non la governiamo nel modo giusto. È una questione globale che dobbiamo discutere insieme”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il premier canadese. Trudeau s’è detto impaziente di poter collaborare con Meloni nel contesto del G7 e di affrontare tutti i dossier che si presenteranno. “La comunità internazionale si aspetta delle risposte”, ha spiegato:“Il nostro dialogo verterà su sfide geopolitiche ed economiche, speriamo di poter offrire risposte”. Trudeau è poi tornato sulla visita in Ucraina, dove Meloni ha dimostrato l’impegno dell’Italia e del G7 a sostegno di Kiev: “La sua leadership del G7 è molto importante. Ci sono molti argomenti su cui possiamo trovare dei punti in comune, siamo impazienti di collaborare con lei e di affrontare tutti i dossier. Il dialogo verterà sulle sfide che ci aspettano, non solo geopolitiche ma anche economiche”. Sostegno totale anche sul piano Mattei per l’Africa: “Italia e Canada lavoreranno insieme per promuovere gli obiettivi di sviluppo sostenibile nelle Nazioni Unite: siamo impegnati a sostenere la crescita e lo sviluppo economico sostenibile e inclusivo in collaborazione con i nostri partner africani”.

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