Vannacci, la Lega fa quadrato: “Si candida? Un, due, tre… indagato”

"Candidato con la Lega? Ecco l'indagine". Salvini difende Vannacci

A ventiquattro ore dalla notizia dell’inchiesta su Roberto Vannacci per peculato e truffa, Matteo Salvini rompe il silenzio riguarda alla figura che potrebbe essere candidata alle prossime elezioni europee. Il vicepresidente del Consiglio, a margine della scuola della Lega , ha affrontato così il tema: “A me farebbe molto piacere se fosse uno dei portabandiera della Lega in queste battaglie di libertà, di sicurezza, di civiltà, di democrazia, di coraggio. Ma su Vannacci stavo facendo il conto alla rovescia… Vuole candidarsi con la Lega? Tre, due, uno… Indagato!“, afferma il leader leghista. “Non ne condivido tutto il suo pensiero – aggiunge – ma se lo stimavo fino a ieri, lo stimo ancora di più oggi. Penso che gli italiani abbiano capito come funziona. D’altronde voi state ascoltando una persona sotto processo. Ma paura zero: più ci attaccano più vado avanti“.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti difende la posizione del generale Vannacci, esaltandone le qualità professionali: “Mi metto nei panni di un uomo che ha rischiato la vita per i suoi ragazzi, per questo paese, per la bandiera, che magari si è fatto qualche antipatia ai vertici quando coraggiosamente combatté contro l’uranio impoverito per difendere i diritti dei suoi ragazzi che non c’erano più“. Sempre a proposito dell’autore del libro “Il mondo al contrario”, che tante polemiche ha generato dallo scorso mese di agosto, Salvini aggiunge: “Sei stato ovunque nel mondo – dice del generale – sei stato in Afghanistan, sei stato in Libano, sei stato ovunque, salvato vite, hai servito il tuo paese, la brigata Folgore, una delle cose più belle, la Brigata Sassari, il corpo degli Alpini, quello che ti fa a sentire orgoglioso di essere italiano ma poi scrivi un libro e apriti cielo. Un generale non può scrivere un libro. Perché? Poi vende centinaia di migliaia di copie senza case editrici, televisioni o sistemi informativi alle spalle…“.

Parole che seguono quelle pronunciate dallo stesso leader della Lega appena un paio di giorni fa, quando aveva ribadito la speranza che Vannacci potesse essere “nella nostra squadra per portare più Italia in Europa“, definendolo “un uomo libero“. Pochissime ore dopo la notizia dell’indagine giudiziaria, il Carroccio – in un comunicato ufficiale – aveva parlato di una “inchiesta a orologeria“, che non solo non modificava per niente la convinzione dei vertici leghisti che il generale fosse il candidato perfetto per le Europee, ma al contrario la rafforzava. “Vannacci è un uomo amato dai cittadini e scomodo al palazzo Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta“. Concetto ribadito anche nella mattina di oggi tramite una nuova nota della Lega: “È motivo di orgoglio che un coraggioso servitore della Patria come Roberto Vannacci venga accostato alla Lega: l’indagine a suo carico conferma il nervosismo di chi teme il cambiamento, ma è totalmente falso che il partito possa pagargli la campagna elettorale“.

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