Forza Italia riparte da Antonio Tajani. Lo storico braccio destro di Silvio Berlusconi è stato eletto per acclamazione segretario azzurro. “Antonio, Antonio”, il coro scandito dalla platea al termine del voto, dove non è stato registrato alcun contrario o astenuto. Grande emozione per il vicepremier, che ha voluto ringraziare il mondo forzista per la fiducia concessa, per la stima e l’amicizia. Il primo pensiero è per il Cavaliere e per la sua famiglia: “Il primo messaggio di congratulazioni è di Marina e Pier Silvio Berlusconi. Augurano buon lavoro anche in vista delle prossime elezioni europee, continuano a seguire con affetto quella che secondo noi la più bella creatura di Berlusconi”.
“Non sarò mai Maradona, cercherò di far sì che questo movimento coinvolga il maggior numero di persone, conterò molto sugli amministratori locali, dando vita a una sorta di consulta dei sindaci”, ha proseguito Tajani dal palco all’Eur, sottolineando che l’Italia è il Paese del diritto e che sarà lui il primo a rispettare le regole. Forza Italia non sarà un postificio, ha aggiunto: “Non possiamo permetterci di dividerci per piccole questioni, lo dobbiamo per rispetto a Berlusconi, non possiamo dividerci per piccoli interessi particolari”. Unità, la stella polare di Tajani: “Lavoriamo inseguendo la vittoria, perseguendo un risultato, il regalo che possiamo fare a Berlusconi, dobbiamo dimostrare che siamo in grado di camminare con le nostre gambe. C’è una fetta importante del paese che guarda a noi con straordinaria attenzione“.
Forza Italia lavorerà inseguendo la vittoria e perseguendo un risultato, il regalo per il Cavaliere è quello di dimostrare di essere in grado di camminare con le proprie gambe. Dopo un passaggio sulla situazione finanziaria del partito – “vanno molto meglio, stanno crescendo i contributi spontanei, questo significa nel rispetto della legalità” – Tajani si è soffermato sulla necessità di viaggiare tutti nella stessa direzione:“Qui non c’è un segretario, non ci sono quattro vice, non ci sono tre capigruppo… C’è una classe dirigente nazionale che è in grado di essere punto di riferimento, da Milano a Roma a Pantelleria. Che è in grado di assumersi la responsabilità di guidare il paese”. Un pensiero anche all’Europa, casa di Forza Italia: “In Europa si fidano di noi, anche nei palazzi di Bruxelles arriva un messaggio sullo stato salute di Fi. Hanno bisogno di Forza Italia, non li possiamo deludere”. Poi una battuta sul presidente Sergio Mattarella: “Rivolgo un pensiero deferente al capo dello Stato, da segretario di una forza di governo che ha sempre difeso le regole”.