“14 giorni di attesa”: cosa succede al corpo di Navalny. E gli Usa preparano le sanzioni

"Ancora 14 giorni di attesa": cosa succede al corpo di Navalny. E gli Usa preparano le sanzioni

Le autorità russe continueranno ad analizzare il corpo di Alexei Navalny per almeno altri 14 giorni, il tempo necessario per completare tutti i test attraverso i quali stabilire in maniera ufficiale le cause del suo decesso. È questo, dunque, l’ultimo colpo di scena che arriva dalla Russia secondo quanto riportato dal team di Navalny. Nel frattempo l’intera vicenda ha scosso l’opinione pubblica occidentale, con gli Stati Uniti pronti a varare nuove sanzioni all’indirizzo di Mosca.

I test sul corpo di Navalny

Ivan Zhdanov, collaboratore del leader dell’opposizione russa morto venerdì scorso, ha detto chiaramente che serviranno 14 giorni per completare i test sul corpo di Navalny. Nelle ultime ore gli assistenti dell’oppositore di Vladimir Putin hanno detto che alla madre e ai suoi avvocati non era stato permesso di entrare all’obitorio nella città russa di Salekhard, vicino alla colonia carceraria dove l’uomo è morto. “Gli investigatori hanno detto agli avvocati e alla madre di Alexei che non restituiranno il suo corpo, sul quale verrà effettuata una cosiddetta perizia chimica per 14 giorni“, ha scritto su X la portavoce dello stesso Navalny, Kira Iarmich.

La mossa di Mosca solleva il sospetto che il principale critico di Putin sia stato avvelenato dal Cremlino, come ha dichiarato sua moglie, Yulia Navalnaya, secondo la quale la Russia starebbe aspettando che le tracce dell’agente nervino Novichok – che qualcuno avrebbe utilizzato per uccidere l’ex politico – scompaiano dal suo corpo. Novichok (dal russo “nuovo venuto”) è una serie di gas nervini prodotti in Unione Sovietica tra il 1970 e il 1980, ritenuti i più letali mai realizzati, con alcune varianti che sono da tre a 10 volte più potenti del VX, anche se non è mai stato provato scientificamente. Sono agenti nervini di quarta generazione e fanno parte del programma sovietico Foliant, riguardante la creazione di nuovi insetticidi e agenti nervini nell’impianto chimico di Pavlodarsk, nell’attuale Kazakistan.

Le nuove sanzioni degli Usa

In un videomessaggio Navalnaya ha usato parole emblematiche: “Vladimir Putin ha ucciso mio marito… Sappiamo esattamente perché Putin ha ucciso Alexei tre giorni fa. Ve ne parleremo presto“. Secondo quanto riferito dal quotidiano Novaya Gazeta Europe il corpo di Navalny sarebbe stato consegnato all’obitorio dell’ospedale clinico distrettuale di Salekhard Tuttavia, come detto, stamani alla madre di Navalny, Lyudmila Navalnaya, e ai suoi avvocati è stato impedito l’accesso all’obitorio. Il mistero si infittisce, mentre Unione europea e Stati Uniti intendono fare luce sull’intero dossier.

Joe Biden, intanto, ha dichiarato che gli Usa stanno considerando di varare nuove sanzioni contro la Russia dopo la morte di Navalny. “Abbiamo già delle sanzioni, ma stiamo prendendo in considerazione sanzioni aggiuntive, sì“, ha detto Biden ai giornalisti. “La morte improvvisa di Alexei Navalny mi fa sempre più pensare a quello che succedendo nel nostro Paese“, ha invece affermato Donald Trump rompendo il silenzio sulla morte dell’oppositore russo con un post in cui non c’è nessun riferimento o critica a Vladimir Putin.

The Donald ha usato la giustificazione ufficiale di Mosca per la morte di Navalny per sferrare un attacco agli Stati Uniti a guida democratica, con un chiaro riferimento ai processi contro di lui definiti corrotti. “Una lenta, ma stabile, progressione con politici corrotti di estrema sinistra, procuratori e giudici che ci portano sul cammino della distruzione – ha scritto ancora l’ex presidente – confini aperti, elezioni truccate e decisioni giudiziarie grossolanamente ingiuste stanno distruggendo l’America. Siamo una nazione in declino – ha concluso – una nazione in fallimento“.

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