Sono lontani i tempi in cui Chiara Ferragni veniva considerata come re Mida. Idolo della sinistra e punto di riferimento dell’agenda iper-progressista, l’influencer è stata stroncata dal pandoro-gate e da tutte le indagini successive sulla presunta finta beneficenza, fino ad arrivare all’indagine per truffa aggravata aperta dalla Procura di Milano. Dopo un video à la Soumahoro, la moglie di Fedez ha tentato la carta del silenzio social, forte di milioni di follower dalla sua. Recentemente il ritorno su Instagram con la pubblicazione di contenuti, con i figli in prima fila per intenerire i seguaci, ma non è passata inosservata la mossa dell’imprenditrice digitale: cancellare tutti i commenti negativi. E le cifre spiegano il perché di questa trovata.
La Ferragni è saldamente al primo posto in Italia per numero di follower, ma ha anche un altro record poco invidiabile: quello di reazioni negative ai suoi post. Secondo quanto riportato dal Giorno, i numeri di CasinoItaliani non lasciano spazio a dubbi: nella top ten dei maggiori influencer italiani, lei è quella con la percentuale più alta di reazioni negative (12 per cento) e quella con la percentuale più bassa di reazioni positive (22 per cento). Un’analisi realizzata attraverso i follower sui social media di ciascuna star, il numero di ricerche che ricevono ogni anno su Google e la percentuale di reazioni positive e negative sui social media, quindi è difficile immaginare “complotti”. Emblematici i numeri dei suoi “colleghi”.
Molto seguito su TikTok, Valerio Mazzei è al secondo posto con 1.8 milioni di followers su Instagram e Twitter, il 100 per cento di reazioni positive e lo 0 per cento di reazioni negative. Sul terzo gradino c’è la figlia dell’attore Al Pacino, Camila Morrone, con mezzo milione di ricerche annuali, più di 5 milioni di followers su Instagram e Twitter e la metà delle reazioni sui suoi social (51 per cento) positive. Insomma, numeri totalmente diversi rispetto a quelli della Ferragni.
L’impero costruito dalla Ferragni sempre più verso la disgregazione, tra brand in fuga e il crollo di fiducia nei suoi confronti. Una recente analisi di SocialData aveva confermato la perdita di oltre 200 mila seguaci e il flop di interazioni tra l’8 dicembre e l’8 gennaio: -20,6 milioni. Per rendere bene il disastro, si tratta di un calo del 71 per cento rispetto al periodo precedente. Come se non bastasse, le reazioni negative hanno raggiunto anche i brand che collaborano (o collaboravano) con la Ferragni. Una Caporetto digitale.