Secondo oro per la Quadrella a Doha e secondo negli 800 donne ai mondiali

Secondo oro per la Quadrella a Doha e secondo negli 800 donne ai mondiali

Una giornata da incorniciare per il nuoto azzurro. Simona Quadarella si prende tutta la scena a Doha con il trionfo mondiale negli 800 metri stile libero, che si aggiunge a quello nei 1500. Lei l’atleta simbolo del nostro mondiale, lei la ragazza d’oro del nuoto che non smette di sorprendere e di forza, di grinta, di testa fa suo un oro storico all’ultima bracciata contro la panzer tedesca Gose. Sì, perché era da cinquantuno anni che l’Italia non saliva sul gradino più alto del podio negli 800 stile femminile. Era dai tempi di Novella Calligaris e del suo titolo iridato con record mondiale a Belgrado nel 1973. «Novella? un grande orgoglio – racconta infatti la 25enne romana -. il mio primo oro sugli 800, una medaglia che cercavo qui in questo Mondiale bello, meraviglioso. E adesso posso lavorare tranquilla verso l’Olimpiade».

La magica Simona ora sale a tre titoli mondiali: una doppietta nella stessa edizione era riuscita solo a Federica Pellegrini. «Non so dove ho tirato fuori le energie, ero veramente stanca. A un certo punto si era messa male la gara, perché le altre (la tedesca Gose, argento e la neozelandese Faiweather, bronzo) sono partite molto forti. Ma lo sapevo perché sono più veloci. Se quello nei 1500 era tutto per me, questo è un oro per la mia famiglia, che è qui a Doha». Per l’Italia in corsia è già la nona medaglia: eguagliato il bottino record di Budapest 2022 anche se lì erano arrivati molti più ori. La felicità è anche del presidente della Fin Paolo Barelli: «Il secondo oro di Quadarella, l’argento della pallanuoto maschile e tutte le medaglie prese dai nostri campioni in tutte le discipline dimostrano il successo, la qualità e la dedizione del lavoro svolto dalle società e dalla Federazione che mi onoro di presiedere… Sono risultati figli del sacrificio, un vero miracolo italiano».

Da una Quadarella che fa doppietta a un Paltrinieri che chiude la rassegna iridata di Doha senza vittorie (argento nella staffetta di fondo, bronzo negli 800 stile libero). $ la prima volta dall’edizione di Barcellona 2013 che rimane a bocca asciutta di medaglie d’oro. Ieri il carpigiano è rimasto fuori per 21 centesimi dalla finale dei 1500: l’olimpionico di Rio 2016 della specialità è il primo degli esclusi, eliminato dal turco Tuncelli, autore dell’ottavo tempo di 14’54® 98.«Non ho fatto una gara al top, sapevo che se non ci fossi riuscito sarebbe stata dura entrare in finale. Sono arrabbiato, ho sbagliato un po’ di cose in mezzo alla gara. Mi dispiace. Avrei avuto un’altra possibilità di giocarmela in finale: devo imparare a fare meglio le batterie, a cercare buone sensazioni anche in batteria. In passato le nuotavo più forti». A 29 anni (saranno 30 a settembre) Greg, che ha definito quello in Qatar un «Mondiale di studio», dovrà capire in vista dei Giochi come gestire le 3 fatiche tra vasca e acque libere: 800, 1500 e 10 km.

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