“Era la voce della verità” Biden commenta la morte di Navalny

"Era la voce della verità" Biden commenta la morte di Navalny

La notizia della morte di Alexei Navalny, giungendo sull’altra sponda dell’Atlantico, contribuisce ad agitare ancor di più le paludose acque dei rapporti tra Mosca e Washington. Poco dopo la diffusione delle prime notizie, Joe Biden è stato informato sulla morte di Navalny nella colonia penale russa. Finora gli esponenti dell’amministrazione Biden che si sono espressi, pur pronunciando parole di dura condanna per la Russia e Vladimir Putin, hanno sottolineato che si sta cercando ancora di confermare in modo indipendente la notizia riferita da fonti ufficiali russe.

Era il giugno del 2021 quando il presidente Usa era intervenuto a gamba tesa sulla sorte del dissidente russo: “Se il dissidente Alexei Navalny dovesse morire in carcere, ho chiarito che le conseguenze sarebbero devastanti per la Russia“, tuonò Biden al termine del bilaterale che si tenne a Ginevra. “Ho detto chiaramente al presidente Putin che continueremo a sollevare il tema dei diritti umani fondamentali“, disse Biden ai media al termine del faccia a faccia durato poco più di un’ora e mezza. Nella conferenza dopo il vertice, Putin si era riferito a Navalny senza pronunciare deliberatamente il suo nome, sottolineando che “il cittadino ha violato deliberatamente la legge“. “Ha lasciato il Paese per farsi curare, e non appena ha lasciato l’ospedale, ha violato la legge non facendosi vedere dalle autorità come era richiesto nel quadro dei suoi procedimenti giudiziari, questa conferenza stampa non ci consente di entrare nei dettagli“, precisò Putin, evidenziando come Mosca seguisse esclusivamente la legge russa e non le richieste di altri Paesi.

Persone in tutta la Russia e tutto il mondo oggi piangono Navalny“. Lo ha detto Biden parlando dalla Casa Bianca dicendosi “indignato” per la morte dell’oppositore russo che Putin aveva “avvelenato, ingiustamente accusato, condannato ed isolato“. “Era tutto quello che non è Putin – ha continuato il presidente americano – era coraggioso, di principio, dedicato a costruire una Russia dove esista lo stato di diritto e venga applicato ovunque“. Credeva che questa era la Russia per cui vale la pena “vivere e morire“, ha aggiunto Biden.

Non sono sorpreso, ma indignato“, ha sottolineato il presidente Usa: il discorso, poi, è andato immediatamente al supporto all’Ucraina come ribadito più volte in queste ore a suon di “dobbiamo continuare a finanziare Kiev”. “La storia ci sta guardando“, ha affermato Biden, e “il mancato sostegno all’Ucraina in questo momento critico non sarà mai dimenticato“. Rispondendo alle domande della stampa se si “tratti di omicidio”, Biden ha ribadito che non si possiedono ancora notizie sufficienti a che certamente la morte di Navalny è la conseguenza di come è stato trattato dal regime: “la responsbailità è di Putin“, ha concluso il presidente. Al giornalista che ha chiesto conto delle “devastanti conseguenze” minacciate nel 2021, Biden ha tagliato corto, citando tutte le misure intraprese contro la Russia dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. A seguito della morte di Navalny, tuttavia, gli Stati Uniti “stanno valutando un aumento delle sanzioni alla Russia” oltre che “una serie di opzioni“.

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