Nata con metà cuore, donna partorisce due gemelli

Ufficio stampa Bambino Gesù

A causa della sua malformazione genetica temeva che probabilmente non sarebbe mai riuscita a diventare mamma, eppure il suo sogno si è trasformato in realtà: una donna nata con “metà cuore” ha messo al mondo due gemelli a Roma, grazie alla preziosa collaborazione tra il personale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e quello del Policlinico Universitario A.Gemelli.

Il caso eccezionale

L’eccezionale caso, il primo mai accaduto nel nostro Paese e solo il quarto a livello mondiale, si è concluso nel migliore dei modi, e la neomamma ha potuto dare il benvenuto ai suoi due bimbi, un maschietto e una femminuccia: tutti e tre stanno bene e godono di perfetta salute.

La donna, oggi 36enne, è venuta al mondo con un cuore sprovvisto di ventricolo destro, porzione dell’organo che ha la fondamentale funzione di spingere il sangue verso i polmoni per caricarlo di ossigeno. Questo genere di cardiopatia congenita è molto difficile da affrontare e prevede in genere una serie di interventi correttivi che vengono effettuati nei primi anni di vita del bambino. La signora è paziente del Bambino Gesù fin dall’età di 4 anni: 32 anni fa fu sottoposta a un’operazione che prevedeva la costruzione di un sistema circolatorio alternativo a quello tradizionale, detto di Fontan, in grado di portare il sangue dalle vene cave ai polmoni senza passare attraverso al cuore.

Le cure e la gravidanza

Ovviamente, dopo l’intervento, l’organismo deve comunque sopportare un carico di lavoro extra: questo genere di circolazione, sostenuta in effetti da un unico ventricolo, richiede quindi costanti terapie e controlli per tutta la vita e, in casi più gravi (intorno al 5% del totale), il trapianto del cuore. È stato sempre il Bambino Gesù, grazie alla sua squadra di specialisti, a prendersi cura della donna anche in età adulta per continuità terapeutica, così come accade per tutti i bambini affetti da malattie e malformazioni cardiache.

Grazie alla collaborazione tra il Bambino Gesù e il Policlinico Gemelli è stato possibile raggiungere l’importante risultato. E questo per il fatto che tale assistenza prevede anche l’attività di un gruppo multidisciplinare dei due nosocomi chiamato Guch (Grown Up Congenital Heart), il quale si occupa proprio della gestione delle gravidanze delle pazienti cardiopatiche, non solo durante il parto ma anche nelle fasi ad esso precedenti e in quelle successive.

Il commento

“Sapevo di correre tanti rischi con il mio cuore a metà, ma volevo diventare mamma. La nascita dei gemelli è stata un’emozione indescrivibile”, ha dichiarato commossa la donna. “In questa avventura sono stata seguita passo dopo passo dai medici del Bambino Gesù e del Policlinico Gemelli”, ha spiegato, “grazie a loro ho avuto una gravidanza e un parto bellissimi e la nascita dei miei bambini è stata un’emozione indescrivibile”. “Alle donne che vivono la mia stessa situazione vorrei dire di non avere paura e di affidarsi a centri specializzati per realizzare il sogno della maternità”, ha concluso la neomamma.

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