È morto Kelvin Kiptum, re della maratona: il 24enne ucciso in un incidente

È morto Kelvin Kiptum, re della maratona: il 24enne ucciso in un incidente

La notizia è arrivata nella notte lasciando il mondo dello sport in stato di choc per la prematura scomparsa di Kelvin Kiptum, l’atleta keniano che deteneva il record mondiale della maratona maschile. 24 anni ad ottobre, a Chicago aveva stabilito il record mondiale correndo una maratona – una gara di 42,195 chilometri – in 2 ore e 35 secondi. L’atleta insieme al suo allenatore il ruandese Gervais Hakizimana è morto in un incidente stradale in Kenya, intorno alle 23 di domenica.

Il tragico incidente

Secondo le prime notizie giunte, l’incidente è avvenuto sulla strada che da Kaptagat porta a Eldoret e alla guida del mezzo c’era proprio Kiptum. La notizia è stata poi confermata dalle famiglie e dalle autorità locali. Le salme sono state trasportate all’obitorio di Eldoret, la quinta città più popolata del Kenia. Kiptum lascia la moglie e due figli, di 4 e 7 anni.

Kiptum era nato a Keiyo District, in Kenia, il 2 dicembre 1999. Di umili origini aveva iniziato a correre a 13 anni mentre lavorava nell’allevamento di bestiame dei genitori, seguendo gli atleti locali sui tracciati della zona. Nel 2022 a Valencia: segnò il terzo tempo migliore di sempre.

Il suo record mondiale aveva abbassato notevolmente il tempo di quello del suo predecessore sempre un keniano Eliud Kipchoge, stabilito a Berlino nel 2022, di 2 ore 1 minuto e 9 secondi. Con questo l’atleta era diventato il terzo uomo più veloce della storia (dietro ad Eliud Kipchoge e Kenenisa Bekele) sulla distanza. A Londra il 23 aprile del 2023, alla sua seconda maratona vinse e migliorò ulteriormente il suo tempo correndo in 2h01’25”. Cinque mesi più tardi a Chicago bissa, conquistando il record del mondo, correndo con il tempo di 2h00’35”.

Grandi obiettivi

L’atleta stava lavorando molto duramente per migliorare ancora, ad aprile aveva annunciato avrebbe cercato di diventare la prima persona a correre una maratona in meno di due ore, per poi approdare a Parigi dove era uno dei favoriti. I suoi sogni si sono purtroppo infranti troppo presto.

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