Il contributo destinato ai genitori separati potrà essere richiesto dagli stessi fino al 31 marzo. Si tratta dell’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore, che ha perso il lavoro per almeno 90 giorni a causa delle problematiche che ha causato la pandemia di Covid-19. Il reddito di chi inoltra la domanda nell’anno di mancata corresponsione del mantenimento non deve andare oltre gli 8.174,00 euro. Ecco come presentare la domanda e ottenere l’agevolazione.
Dove e quando fare domanda
Le richieste per il Bonus destinato ai genitori separati, divorziati e/o non conviventi devono essere presentate tramite il servizio dedicato “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento” disponibile sul portale istituzionale dell’Inps nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche“. L’autenticazione è necessaria mediante sistema di identità digitale (SPID di almeno secondo livello, CIE 3.0, CNS). La domanda è inoltrabile all’Inps dal 12 febbraio al 31 marzo 2024 come previsto all’articolo 12-bis, comma 1, del decreto-legge 22 marzo 2021. Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri è responsabile della verifica dei requisiti necessari per ottenere il Bonus.
Cosa bisogna indicare
Durante la compilazione della domanda, è fondamentale specificare gli anni dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in cui il reddito annuo complessivo del genitore richiedente, in stato di bisogno, come anticipato, sia risultato inferiore o uguale a 8.174 euro. Bisogna poi inserire i dati relativi all’altro genitore e ai figli conviventi nel periodo di riferimento, selezionandoli dai menu a tendina. In aggiunta, è essenziale fornire la documentazione comprovante il diritto all’assegno di mantenimento, come la sentenza di separazione o altri provvedimenti delle autorità municipali. Nell’ipotesi in cui ci fosse un figlio maggiorenne disabile, è richiesta l’allegazione dell’attestazione della disabilità, specialmente se certificata prima del 2010, derivante da contenzioso o emessa dalle Province Autonome di Trento, di Bolzano-Alto Adige o dalla Valle D’Aosta. Se il soggetto non fosse in possesso di tutte le informazioni o dei documenti richiesti, sarà comunque possibile compilare una parte della richiesta e lasciarla sotto forma di “Bozza”. Bisognerà però rispettare le scadenze imposte.
L’importo
Il contributo, fino a un massimo di 800 euro al mese e fino a dodici mensilità, viene erogato in un’unica soluzione, coprendo l’importo non versato dell’assegno di mantenimento. Il bonus sarà pagato in base alle disponibilità del fondo, limitato a 10 milioni di euro, in relazione al numero dei beneficiari e fino a esaurimento delle risorse. L’ordine cronologico di presentazione delle domande non influisce sull’erogazione del contributo.