Se c’è una serata del Festival nella quale tutto il resto rimane fuori è quella del venerdì, quella delle «cover». In sostanza è la vera festa della musica. Ieri sera, dopo Sangiovanni con la spagnola Aitana in un medley senza troppa gloria di Farfalle e Mariposas (voto 6) e il saluto al Principe Alberto di Monaco, è stata Annalisa ad alzare il volume con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia. Versione difficilissima, quella di Sweet dreams, ma sul palco il classico degli Eurythmics ha preso nuova vita (voto 7). Più difficile il compito di Gianna Nannini che deve «mettere in riga» Rose Villain in un medley un po’ altalenante (voto 6). Invece Gazzelle funziona con Fulminacci soprattutto perché Notte prima degli esami di Venditti è il loro mondo, quello della canzone d’autore romana (voto 6,5). Però ci vogliono i The Kolors con Umberto Tozzi per far scatenare la platea con un medley che impossibile stare fermi: Ti amo, Tu e Gloria (voto 7 per l’esecuzione, 10 per l’effetto).
È una delle fasi più belle della serata anche perché subito dopo arrivano Alfa e Roberto Vecchioni, coppia imprevista che letteralmente emoziona con Sogna ragazzo sogna: confronto generazionale, missione raggiunta (voto 8). Tempo di Lorella Cuccarini, che arriva dall’esterno dell’Ariston, e tocca ai Bnkr44 con Pino D’Angiò che cantano Ma quale idea, che è pure la recensione della loro performance (voto 5). Funzionano invece Irama e Riccardo Cocciante, eccome: la loro Quando finisce un amore è stellare per intensità e sincronia (voto 8). Bello lo scambio di canzoni tra Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani: Che sia benedetta e Occidentali’s karma stanno bene insieme e chi se lo aspettava (voto 7). Un po’ più faticosa l’Hallelujah di Santi Francesi con Skin degli Skunk Anansie (voto 6,5).
Sono dei metronomi i Ricchi e Poveri con Paola e Chiara, d’altronde come si fa a sbagliare quando devi cantare Sarà perché ti amo e Mamma Maria (voto 8 soprattutto per i due Angeli, ossia i Ricchi e Poveri). Volete polemica? Ci starebbe con Ghali che canta il medley che si apre con una introduzione in tunisino poi passa all’italiano di Cara Italia e si chiude con le strofe finali dell’Italiano di Toto Cutugno. Operazione furbetta ma tutto sommato riuscita quindi le polemiche stanno a zero (voto 6). E se Ivana Spagna salva Clara con il coro delle voci bianche del Regio di Torino nel Cerchio della vita (voto 6-), Loredana Bertè con Venerus ridanno vita a Ragazzo mio di Luigi Tenco. Momento d’oro di Bertè (voto 8).
Il vero boom di televoto arriva probabilmente da Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio nel medley Brivido/O’ primo amore/Chiagne (voto 7). La rondine di Pino Mango cantata da sua figlia Angelina è uno dei momenti più intensi (voto 8) mentre Alessandra Amoroso e i Boomdabash fanno rialzare in piedi la platea (voto 7). Non decolla neanche nelle cover Dargen D’Amico con la Babelnova Orchestra in un improbabile omaggio a Ennio Morricone (voto 5). Funzionano meglio, molto meglio, Mahmood e i sardi Tenores di Bitti nell’epocale Com’è profondo il mare di Lucio Dalla (voto 9). Bravo anche Mr Rain con i Gemelli Diversi e le Farfalle Azzurre con la struggente e dolorosa Mary (voto 7). Picco con Negramaro e Malika Ayane nella Canzone del Sole di Battisti (voto 8) mentre Emma e Bresh sono in perfetta sintonia nel loro medley di Tiziano Ferro (voto 7). Imprevedibili ma bravi Il Volo con Stef Burns in Who wants to live forever dei Queen (voto 7) e Diodato con Jack Savoretti in Amore che vieni, amore che vai di De Andrè (voto 7).
Ah se non ci fosse la Rettore, i La Sad meriterebbero il solito 3 ma con lei Lamette ha un senso (6). Riuscita la coppia Il Tre con Fabrizio Moro (6) mentre è una bomba la Lady Marmalade di BigMama con Gaia, La Nina e Sissi (voto 8). E se Maninni si rialza con Ermal Meta in Non mi avete fatto niente (voto 7), Fred De Palma ed Eiffel 65 volano via senza tracce (voto 5). Chiudono Renga e Nek con i loro successi (voto 7 per la serata e 8 per il repertorio).