Banca Generali chiude il 2023 con un utile netto in crescita del 53% a 326,1 milioni e propone ai soci un dividendo complessivo di 2,15 euro per azione, con un pay out del 77%, di cui 1,55 euro a maggio e 0,60 nel febbraio 2025. Nel 2022 la cedola distribuita era stata di 1,65 euro. Le masse totali sono ammontate a 92,8 miliardi (+11,8%) a fronte di una raccolta netta di 5,9 miliardi (+3%), mentre a gennaio il dato è di 323 milioni. Il margine di intermediazione è salito del 23,2% a 788 milioni e la solidità patrimoniale Cet 1 a 17,8% . «Siamo molto soddisfatti dei risultati che fotografano la forza e l’eccellenza della nostra realtà», commenta l’ad di Banca Generali, Gian Maria Mossa (foto), ricordando come il 2023 sia stato «un anno complesso, con gli investitori disorientati» dal rialzo dei tassi e dall’inflazione. I conti sono superiori alle attese degli analisti. Mossa si è quindi soffermato sul buon avvio delle attività in Svizzera: «Nelle prime settimane di quest’anno abbiamo iniziato a osservare segnali incoraggianti su mix di raccolta e inserimento di nuovi consulenti e siamo inoltre convinti che i progetti strategici in fase di roll out», rappresentano «leve differenzianti che ci fanno guardare con ottimismo» al futuro.