Sanremo, Mannino col monologo woke: “L’uomo bianco etero è misura di tutte le cose” – La diretta

La fine (non rimpianta) del monologo politico

Terza serata del festival di Sanremo al via per Amadeus, che oggi schiera il secondo gruppo di 15 artisti. Come è accaduto ieri, ognuno dei cantanti in gara sarà presentato da un collega che si è esibito ieri. Ad affiancarlo sul palco c’è l’attrice Teresa Mannino e non mancheranno nemmeno gli interventi di Fiorello. L’ospite d’eccezione della serata è Russel Crowe e in apertura Amadeus non perde occasione per la prima polemica di serata: “Si è parlato tanto, forse troppo, di John Travolta, e non si è dato abbastanza spazio al maestro Giovanni Allevi“. In prima fila si segnala il ritorno di Giletti in prima fila al teatro Ariston: dal 28 febbraio torna con un nuovo programma in Rai

Mannino dà una scossa all’Ariston

Teresa Mannino entra all’Ariston e scuote il pubblico in teatro e a casa con la sua dirompente simpatia. “Le scale di Sanremo sono diverse perchè non servono, ci sono altri otto ingressi. Lui (Amadeus, ndr) le mette solo per mettere ansia. Non scendo perchè mi sono fatta gli occhiali nuovi progressivi e non capisco qual è l’angolo giusto per scendere“, ha detto l’attrice prima di scendere la scalinata. “Ci sono più nasi che fiori, dai facciamo ‘naso nasò come gli eschimesi’“, ha detto Mannino una volta arrivata alla fine della scalinata.

Ramazzotti il pacifista

Subito dopo l’esibizione sul palco del teatro Ariston, dove ha festeggiato i 40 anni di Terra promessa, sulle note della sua canzone l’artista ha fatto un appello in favore della pace del mondo contro ogni guerra. “Quasi 500 milioni di bambini vivono in zone di conflitto, altri milioni non vedranno mai la terra promessa. Dico solo una cosa, basta guerra, basta sangue. Pace“, ha detto il cantante romano, che poi ha preso in giro Amadeus sul “Ballo del qua qua“. John Travolta è evidentemente il leit motiv di serata. Anche Fiorello torna sul caso Travolta: “Ama ci stanno insultando tutti, se avessimo scippato due anziani fuori dalla posta ci avrebbero insultato meno. Lo scippo è meno grave del ballo del qua qua, è arrivata una denuncia dall’Api, associazione papere italiane, dicono che è la cosa peggiore successa alle papere dopo la caccia“.

Gianni Morandi torna all’Ariston

Dopo l’esperienza di co-conduzione della scorsa edizione, Gianni Morandi è tornato al teatro Ariston in veste di ospite. Il cantante ha iniziato con “C’era un ragazzo…“, canzone ambientata in epoca di guerra. “È la canzone giusta in questo momento“, è stato il commento di Teresa Mannino, richiedendo il brano.

Teresa Mannino promuove la woke culture

Alla terza serata è arrivato il monologo che è mancato nelle prime due ed è stato affidato a Teresa Mannino, che esordisce con una introduzione woke nel suo monologo. “Protagora diceva che l’uomo è misura di tutte le cose oggi diremmo che l’uomo bianco etero è misura di tutte le cose. Solo che quest’uomo ha perso la misura. E le donne? Non possiamo dire animale umano?“, dice Mannino. Il riferimento all’uomo bianco ed etero appare forzato, quasi una provocazione, seguendo la linea della demonizzazione indiscriminata dell’uomo occidentale.

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