Travolta da un insolito destino la seconda serata del Festival ha snocciolato la seconda top 5 del Festival di Sanremo. Mescolando il televoto e i voti della giuria radio sono usciti il prevedibile Geolier al primo posto, poi il meritato Irama, l’inevitabile Annalisa, la colossale Loredana Bertè e in fondo Mahmood.
Domani sera il secondo round con gli altri quindici concorrenti in gara. In ogni caso si delinea il profilo dei possibili super finalisti di sabato sera, tra i quali, a questo punto, Annalisa, Geolier e Bertè sembrano assai probabili. Ma la serata passerà alla storia festivaliera soprattutto per il passaggio di John Travolta in sneaker bianche. Probabilmente uno dei momenti meno empatici degli ultimi anni, nonostante le premesse fossero tutt’altre. Già lo sketch all’Ariston di Travolta e Amadeus che fanno qualche passo di danza sulle note di “Febbre del sabato sera”, “Grease” e “Pulp Fiction” non era stato esaltante, ma al limite ci si poteva rinnovare la stessa domanda fatta all’annuncio dell’arrivo di Travolta, ossia ce ne era proprio bisogno? Ma poi, quando si è aggiunto Fiorello e sono partite le note del “Ballo del qua qua”, si è passati a un altro livello: ma perché? Perché una gag così povera in uno show così importante, così ben costruito e così centrale negli equilibri Rai?
Pensate che forse è stata più divertente la tanto (allora) contestata gag di Victoria Cabello che nel 2006 da John Travolta si fece massaggiare i piedi sul palco dell’Ariston per la gioia fetish. Come mai questo scivolone? Resterà uno dei misteri festivalieri. Per il resto la serata è stata fluente, più breve del previsto e tutto sommato divertente con il solito Fiorello (molto meno dilagante del solito), il solito Amadeus precisissimo e la coconduttrice Giorgia che ha davvero fatto tremare vetri e cuori interpretando i propri classici tra una presentazione e l’altra. E musicalmente? Geolier ha raccolto, si dice, una tale quantità di televoto da iscriversi di diritto tra i papabili vincitori di fianco ad Annalisa e Angelina Mango e forse Irama. Casomai vincesse, sarebbe la vittoria epocale di una canzone (quasi) interamente in napoletano come napoletani sono altri giganteschi successi del momento come la serie “Mare fuori”. Vedremo. Di certo, prima e dopo l’imbarazzo per il Ballo del qua qua, lo show non ha avuto cadute di tono. Ma era il minimo.