Elly Schlein prosegue la sua battaglia contro i fantasmi che, nella giornata di oggi, si sono materializzati nella Rai, accusata di essere completamente sbilanciata in favore dell’attuale governo di centrodestra, guidato da Giorgia Meloni. Nonostante tutti i dirigenti Rai in questi giorni si trovino a Sanremo, insieme a collaboratori, operatori e a tutti i professionisti che fanno funzionare la kermesse, il segretario del Partito democratico ha voluto comunque fare un sit-in in viale Mazzini. Evidentemente, il suo interesse primario era fare un po’ parlare di sé in vista delle Europee, piuttosto che fare effettivamente una rimostranza.
Anche perché, in realtà, di rimostranze non ce ne sarebbero nemmeno se si guardasse la vicenda con un po’ di obiettività che, come è noto, manca del tutto al segretario del Pd. Durante la breve presenza nella sede Rai di Roma con un manipolo di esponenti dem, Schelin ha detto che sulla Rai “il governo ha dimostrato un atteggiamento proprietario con una occupazione militare vera e propria. Quello che stiamo vedendo è la professionalità dei giornalisti Rai svilita ad essere strumento della propaganda dell’esecutivo“. Il segretario Pd non modera le sue dichiarazioni e parla addirittura di “occupazione militare”, dimenticandosi quanto fatto dai precedessori di Meloni in Rai. Ma si sa, per la sinistra va sempre tutto bene quando a essere nella stanza dei bottoni ci sono i loro uomini. Quando ci sono gli avversari politici si arriva a parlare di “occupazione militare”.
“Le forze politiche che sono state al governo in questi anni su questo hanno perso l’occasione di fare una riforma che rendesse già indipendente il servizio pubblico“, ammette Schlein, ma poi si ricorda di essere nel Partito democratico e allora aggiunge: “Ci sono modelli interessanti a cui guardare e che hanno migliorato l’efficienza e la qualità dell’informazione. Il Partito Democratico assume questo impegno, non da oggi che convoca il presidio, ma da quando abbiamo visto i primi segnali che la Rai stesse diventando tele-Meloni“. Perché tutto va bene finché era palesemente sbilanciata a sinistra, anche se i dati dell’Osservatorio di Pisa, hanno dimostrato che la stessa Schlein ha avuto su Rai1 più spazio di Meloni.
Ma entrando nell’attualità, il segretario del Pd ha cercato di scherzare, con una battuta non particolarmente riuscita, su Meloni: “Non sono riuscita ieri a sentire tutte le canzoni in gara ma se penso ai titoli senza entrare nel senso più profondo delle canzoni, devo ascoltarle meglio, ce n’è una in particolare che dedicherei a Giorgia Meloni che è ‘La rabbia non ti basta’. Non si governa solo con la rabbia, soprattutto facendo opposizione all’opposizione. Sono lì per assumersi le responsabilità delle scelte che fanno“. Visto che il segretario del Pd si vanta di fare “cronache sanremesi” dal 2009, avrebbe forse dovuto leggere almeno i testi, usciti una settimana fa, invece di limitarsi a citare un titolo.
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un intervento successivo al sit-in di Schlein, ha dichiarato, replicando alle parole del segretario dei giorni scorsi nei confronti degli agricolori: “Cara segretaria Elly Schlein, capisco che per vostra abitudine è complicato ascoltare i cittadini fuori dai salotti delle ZTL. Occorrerebbe, però, fare un piccolo sforzo. È il momento che le forze politiche che hanno governato negli ultimi anni, appoggiando strenuamente le folli politiche “green” europee che hanno desertificato l’agricoltura italiana ed europea, si assumano le loro responsabilità. Fortunatamente, gli italiani sapranno giudicare“.