“Domani saremo all’Ariston”. Gli agricoltori sbarcano a Sanremo

"Domani saremo all'Ariston". Gli agricoltori sbarcano a Sanremo

Dopo appelli, proposte, voci e smentite, è arrivata l’ufficialità: la protesta degli agricoltori sarà protagonista al Festival di Sanremo.“Domani saremo sul palco”, la conferma dei rappresentanti di “Riscatto agricolo”, uno dei movimenti impegnati nelle manifestazioni di questi giorni: “Abbiamo parlato con Amadeus e ci ha detto che vuole portare la protesta sul palco. Partiamo stasera coi trattori e arriviamo domattina”. Ieri, nel corso della conferenza stampa, il direttore artistico della kermesse aveva ribadito la sua disponibilità a incontrare i rappresentanti dei trattori:“Per me le porte sono aperte. Il problema è serio e coinvolge tutta Europa”.

In una nota, la rappresentanza degli agricoltori ha sottolineato di voler portare sul palco del teatro Ariston la bandiera italiana:“Porteremo al Festival le nostre preoccupazioni, le nostre paure e le nostre fatiche, per illustrare le molte idee e proposte di noi giovani agricoltori, per continuare a sperare nel futuro della nostra agricoltura e determinati nel continuare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni. Solo con un’agricoltura viva c’è vita, c’è sicurezza e sovranità alimentare, c’è rispetto dell’ambiente, c’è futuro”. La delegazione sarà composta Alessandra Oldoni di Bergamo, Giulia Goglio di Lodi, Andrea Pedrotti di Brescia e Fabio Pizzaris di Cagliari. Il gruppo di giovani agricoltori, composto da quindici trattori, partirà questa sera alle 20.00 dal presidio di Melegnano, provincia di Milano, e raggiungerà Sanremo in nottata.

La fumata bianca è arrivata dopo ore di dibattito e soprattutto di difficoltà nel dialogo tra gli attori coinvolti. Nel corso della conferenza stampa odierna, il direttore dell’ufficio stampa Rai Fabrizio Casinelli era stato interpellato in merito alla protesta dei trattori e ad una loro eventuale presenza al Festival di Sanremo: “Stanno arrivando all’organizzazione del festival decine di mail da agricoltori singoli, o da piccoli gruppi. Non sappiamo con chi parlare, non c’è un interlocutore preciso con cui entrare in contatto”. Necessario l’intervento del sindaco di Sanremo, Alberto Banchieri, che ha confermato di aver messo in contatto i rappresentati della protesta con i vertici di viale Mazzini.

Il malcontento degli agricoltori si è allargato negli ultimi giorni, come testimoniato da iniziative e mobilitazioni. Nelle scorse ore la protesta ha invaso L’Aquila complice l’arrivo del premier Giorgia Meloni per la firma del patto di Coesione con la regione Abruzzo. Dino Rossi, del Cospo Abruzzo, si è confrontato con il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano, e con il vice segretario generale Marco Villani, a cui ha avanzato le richieste degli agricoltori, lasciando loro un documento dove le ragioni della protesta sono nero su bianco. Ricordiamo che il primo ministro ha già preso posizione nelle scorse ore, a partire dal suo intervento da Tokyo in cui ha posto l’accento sulla vicinanza del suo governo alla categoria: “Abbiamo sempre incontrato gli agricoltori, al mondo agricolo abbiamo sempre rivolto la nostra attenzione. Abbiamo aumentato le risorse da 5 a 8 miliardi del Pnnr, rispetto ad altri Paesi noi non abbiamo tolto gli incentivi sul gasolio, abbiamo fatto il massimo possibile. Sugli agricoltori abbiamo un focus, si può sempre fare meglio e di più. Io sono sempre disposta ad ascoltare lavoratori che per me sono fondamentali”.

Nonostante la disponibilità dell’esecutivo e la prima vittoria in sede europea con lo stop al regolamento Sur sui pesticidi, gli agricoltori non hanno intenzione di fermarsi. Nelle ultime ore si è parlato di una mobilitazione a Roma, in particolare di un sit-in al Circo Massimo per la prossima settimana:“Stanno ancora arrivando altri trattori, saremo migliaia lunedì decideremo il da farsi e a partire da mercoledì della settimana prossima possiamo pensare alla manifestazione. E’ chiaro che al Circo Massimo potrà andare solo una delegazione di trattori e poi gli altri a piedi”, le parole di Danilo Calvani, leader del Cra Agricoltori Traditi.

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