Schiaffo a Trump: “No all’immunità”

Schiaffo a Trump: "No all'immunità"

Nuova sconfitta legale per Donald Trump. Una corte d’appello federale di Washington ha stabilito che il tycoon non ha l’immunità in quanto ex presidente americano nel processo per i suoi tentativi di ribaltare il voto nel 2020, culminati nell’assalto a Capitol Hill. Un collegio di tre giudici ha deciso che l’affermazione di Trump di essere immune da responsabilità penale per le azioni intraprese mentre era alla Casa Bianca «non è supportata da precedenti, dalla storia o dal testo della Costituzione».

Secondo la corte d’appello, insomma, qualsiasi immunità possa averlo protetto come comandante in capo non lo protegge più ora nel processo del procuratore speciale Jack Smith.

«Ai fini di questo procedimento – hanno spiegato ancora i tre giudici – l’ex presidente Trump è diventato il cittadino Trump, con tutti i mezzi di difesa di qualsiasi altro imputato penale. Ma l’immunità esecutiva che avrebbe potuto proteggerlo mentre era presidente, non lo protegge più da questa accusa». Uno dei legali del tycoon, John Sauer, ha invece sostenuto che un presidente può essere perseguito per azioni intraprese mentre è alla Casa Bianca solo se prima viene messo sotto accusa e condannato dal Congresso.

«Autorizzare il perseguimento di un presidente per i suoi atti ufficiali aprirebbe un vaso di Pandora dal quale questa nazione potrebbe non riprendersi mai», ha detto. Un portavoce di The Donald ha già fatto sapere che farà appello, arrivando potenzialmente fino alla Corte Suprema, anche con l’obiettivo di ritardare ulteriormente l’inizio del dibattimento che era stato fissato per il 4 marzo, ma che è già stato aggiornato a data da destinarsi. Intanto, domani la Corte Suprema esaminerà il ricorso di Trump contro l’esclusione dalla candidatura in Colorado in base al 14mo emendamento, che vieta le cariche pubbliche a funzionari coinvolti in insurrezioni o rivolte contro la Costituzione su cui hanno giurato, e la decisione sulla sua eleggibilità farà da precedente anche per tutte le altre cause pendenti in vari Stati.

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