Mentre a Sanremo andava in scena la prima serata del Festival, Elly Schlein “cantava” in playback su La7. Ovvero, intonava il solito ritornello anti-governativo senza però dire nulla di concreto. Intervistata a diMartedì, la segretaria dem se l’è presa con l’esecutivo sulla riforma costituzionale e ha lanciato il sit-in piddino contro la fantomatica occupazione della destra in Rai. Poi, però, interpellata con una domanda diretta sulle proprie mosse politiche, la deputata di origini luganesi ha iniziato a tergiversare.
“Si candida?“, ha a un tratto domandato il conduttore Giovanni Floris. E Schlein ha pronunciato una una perifrasi in perfetto politichese. “Non abbiamo novità. Devo dire la verità, sono stata chiara fin dall’inizio: in questo momento stiamo costruendo il progetto, lo stiamo costrumendo nell’ascolto delle parti sociali e delle associazioni in giro per il Paese. Poi verrà la squadra e da ultimo farò le mie valutazioni“, ha affermato la segretaria dem. Una specie di “supercazzola”, per dirla alla Ugo Tognazzi in Amici miei. In realtà, il tema della candidatura di Elly Schlein è tutt’altro che marginale, a dispetto di quel che ha fatto intendere la parlamentare Pd.
#dimartedi “Si candida o no?”, la risposta di Elly Schlein sulle elezioni europee. https://t.co/KMu62OMmbT
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Al Nazareno, infatti, le valutazioni al riguardo sarebbero in corso ormai da settimane, come dimostrano anche i ripetuti sussurri di vari esponenti del partito sull’argomento. “Andare a Bruxelles sarebbe una follia, così come candidarsi contro l’opinione di una parte del partito“, aveva riferito a IlGiornale un parlamentare dem di primo piano. La candidatura della leader di partito, dunque, non è affatto una quisquilia politica, anche perché con la decisione su quella mossa Elly potrebbe mettere in discussione la propria permanenza alla guida del Nazareno.
Infine, in tv la deputata ha rimarcato la propria convinzione sulla necessità di effettuare una grande alleanza tra le forze di sinistra. Cinque Stelle compresi. E qui Elly si è superata. Ispirandosi a Pier Luigi Bersani, che la ascoltava dagli studi di La7, e alle sue proverbiali metafore, la segretaria dem ha affermato: “Le persone ci chiedono di costruire l’alternativa, altrimenti non saremmo credibili. La dico con Berani, non siamo mica qui a usare le stringhe come filo interdentale, bisogna fare l’alleanza“. Già era complicato capirla prima, figuriamoci in questa versione.
#dimartedi Elly Schlein e la metafora alla Bersani: “5 Stelle? Non siamo mica qui a usare le stringhe come filo interdentale”. E l’ex segretario Pd sorride. https://t.co/kL9MCidEIw
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