La prima serata del Festival di Sanremo ha accolto sul palco Federica Brignone, prima sciatrice italiana a conquistare la coppa del Mondo generale e tre coppe di specialità oltre a tre medaglie Olimpiche e tre Mondiali. Ma la presenza della campionessa è destinata a creare dibattito nel “suo” mondo. Non è infatti sfuggito al pubblico in platea all’Ariston il cambio di copione operato sul finale: sul gobbo elettronico visibile in sala c’erano anche dei saluti per Sofia Goggia, la cui stagione è stata fermata da un grave infortunio nei giorni scorsi, con frattura di tibia e malleolo e stagione conclusa in anticipo dopo un’operazione, ma la Brignone non ha pronunciato quel finale.
Un mistero, considerando la forte rivalità tra le due campionesse. E non sono mancate le teorie maliziose. Giulia Mancini, manager della Brignone, ha tenuto a precisare che s’è trattato di un taglio per problemi di tempo: “Solo un problema di tempo. Purtroppo non l’hanno neppure fatta parlare. Purtroppo sono tempi televisivi”. A confermare l’ipotesi, il mancato cenno alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Dell’infortunio della Goggia del resto aveva parlato nella conferenza stampa odierna: “Mi dispiace tantissimo per Sofia, spero che andrà tutto bene. Ma è tosta, è tornata tante volte e anche stavolta ce la farà. Quest’anno purtroppo non solo a lei, ma anche a tanti big della mia disciplina è capitato di farsi male, come Kilde e MIkaela Shriffin: è terribile, anche perché ti crolla il mondo addosso”.
Il caso è destinato a fare discutere, a prescindere da intenzioni e interpretazioni. Ciò che è certo è che tra la Brignone e la Goggia i rapporti non sono idilliaci. Anzi. In una recente intervista ai microfoni di Fanpage, l’ospite della prima serata del Festival non aveva utilizzato troppi giri di parole per il loro dualismo: “Non è mai cambiato niente, è sempre stato tutto pompato dai media. Io e Sofia ci rispettiamo sportivamente, siamo due persone completamente diverse, abbiamo un modo diverso di vivere la nostra vita e di fare tante cose. Non siamo amiche, c’è grande rispetto e siamo delle grandi professioniste […] A me basta arrivare davanti a tutti, non mi interessa essere la migliore italiana della gara. Io voglio vincere. È l’unica cosa che mi interessa. Avere una persona forte in squadra sicuramente ci ha portato a lavorare sempre al massimo per essere sempre al top. Abbiamo una grande determinazione e siamo sempre focalizzate per migliorarci. Molto probabilmente, visto che siamo molto diverse, abbiamo aiutato il movimento a lavorare su alcuni standard e non può che essere positivo”.