Sul nome del prossimo presidente di Intesa Sanpaolo «non mi nascondo dietro la frase “decidono gli azionisti“. Certamente l’uscita in anticipo del nome di Francesco Profumo ha portato grande attenzione sulla questione. Ma posso dire che oggi Intesa è in ottime mani, che garantiscono la sua sicurezza». Così Carlo Messina ha risposto a una domanda sulla presidenza dell’istituto che dovrà essere rinnovata nell’aprile del 2025. «Stimo tantissimo Profumo – ha proseguito – Ha contribuito al successo di Intesa, così come io ho contribuito al suo all’interno della Compagnia di San Paolo. A mio parere potrebbe assumere qualunque tipo di posizione di responsabilità nel nostro Paese. Ma penso anche che Gian Maria Gros-Pietro sta facendo un lavoro eccellente e, anche considerando che alla prossima scadenza circa il 50% consiglieri non potranno essere rinnovati perché perderanno i requisiti di indipendenza, e che in gran parte si tratta di presidenti di comitati, parlare del cambio potenziale del presidente potrebbe esporre la banca a rischi operativi. Il presidente – ha rimarcato – è una figura che non può essere cambiata. La banca va guidata da chi ha la consapevolezza della governance. E oggi Intesa Sanpaolo è in ottime mani, che garantiscono la sua sicurezza». Anche sul rinnovo della presidenza di Confindustria Messina è stato molto esplicito. «Fermo restando che noi non siamo in Confindustria e che quindi non possiamo decidere – ha detto – il tipo di rapporto tra Intesa e l’associazione è ottimo e passa da uno dei candidati che ho visto nelle liste, che ha la delega ai rapporti con le banche (Emanuele Orsini, ndr, nella foto). Con lui abbiamo un ottimo rapporto, lo stimo molto. Sugli altri non ho possibilità di esprimere valutazioni».