Clima rovente tra il governo e Stellantis, con botta e risposta al vetriolo e scambi di accuse. Programmati da tempo, gli incontri istituzionali di oggi a Roma del presidente della società John Elkann sono capitati al momento giusto per provare a distendere gli animi. Dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, passando per il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi e l’ambasciatore Usa in Italia Jack Markell: agenda fitta di impegni e di confronti, con Elkann che ha ribadito l’impegno sui progetti industriali in atto e sulle attività oggetto del tavolo al Mimit.
Gli incontri istituzionali odierni hanno spinto i generali di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella a inviare una richiesta di incontro al premier Meloni, ai ministri Adolfo Urso ed Elvira Calderone e all’amministratore delegato di Stellantis, Carlo Tavares. Il vertice, da svolgersi presso la presidenza del Consiglio dei ministri, avrebbe l’obiettivo di aprire un tavolo di confronto sulla situazione degli stabilimenti italiani del gruppo e della rete di fornitura. I tre segretari richiedono inoltre come sia “necessario definire gli impegni futuri di Stellantis in Italia, il quadro delle missioni industriali per gli stabilimenti italiani, la loro messa in sicurezza sul piano dell’occupazione”.
Come anticipato, la tensione tra governo e Stellantis è palpabile. Il premier Meloni ha giudicato “bizzarre” alcune posizioni espresse da Carlos Tavares in materia di incentivi, ricordando l’investimento di 1 miliardo di euro e ribadendo la disponibilità per tutto quello che può produrre in Italia posti di lavoro. Non sono venute meno le stoccate: “Se invece si ritiene che produrre in altre nazioni, dove c’è un costo di produzione inferiore, sia meglio non posso dire niente, però non mi si dica che l’auto che viene prodotta è italiana, e non la si venda come italiana”.
A cercare di far scendere la tensione ci ha pensato Elkann, che ha tagliato corto sulle voci di un prossimo matrimonio con Renault escludendo progetti di fusione: “La società è concentrata nella puntuale realizzazione dei progetti annunciati, per rafforzare la sua attività in ogni mercato dove è presente, inclusa l’Italia. In questo quadro, Stellantis è impegnata al tavolo automotive promosso dal Mimit, che vede uniti il Governo italiano con tutti gli attori della filiera nel raggiungimento di importanti obiettivi comuni per affrontare insieme le sfide della transizione energetica”. Resta la preoccupazione per l’annuncio di un mese di stop a marzo a Mirafiori che interesserà le linea produttive di Maserati e 500 Bev. Seguiranno aggiornamenti.