Si avvicina a grandi passi il tanto atteso cambiamento meteorologico e lo farà in grande stile: gli esperti spiegano che l’ondata di forte maltempo che interesserà l’Italia dalla giornata di venerdì 9 febbraio sarà caratterizzata dalla formazione di un ciclone mediterraneo chiamato “Pulcinella” perché in concomitanza con il clou del periodo di Carnevale.
Primi segnali di cambiamento
Sin da oggi, osservando le immagini del satellite, l’anticiclone Zeus mostra netti segnali di “invecchiamento” con le prime nubi alte e sottoli in arrivo da ovest. Contemporaneamente, nubi basse si addensano sui versanti tirrenici centro-settentrionali a causa di correnti umide da sud-ovest con deboli pioviggini sulle zone esposte. Ancora nulla da segnalare altrove con temperature massime superiori alle medie del periodo e over 20°C sul alcune aree del Sud e della Sicilia.
Dove colpirà il maltempo
Ma si tratta, ormai, del “canto del cigno” dell’alta pressione perché da venerdì 9 il ciclone Pulcinella colpirà “per più ore il Nord Italia, salvo l’Emilia Romagna: sono previste anche piogge moderate tra Liguria e Lombardia con il ritorno di nevicate diffuse sulle Alpi a quote medie, oltre i 1500 metri. E pioverà a tratti anche sul versante tirrenico. Con la formazione del ciclone poi ovviamente avremo anche un rinforzo del vento”, spiega Lorenzo Tedici, esperto de Ilmeteo.it. Attenzione al fine settimana del 10 e 11 febbraio con il maltempo intenzionato a colpire bene anche al Sud Italia e, trattandosi di un’area ciclonica, i venti soffieranno forti da Scirocco.
“Un peggioramento ‘democratico’ da Nord a Sud è previsto per Domenica quando ‘Pulcinella’ si sposterà dal Mar Tirreno Centrale verso la Campania – sottolinea Tedici – e porterà piogge e rovesci quasi ovunque da Nord a Sud: arriverà la prima giornata di maltempo dopo tante settimane, accompagnata da venti occidentali, ancora non freddi”. Ecco, per l’inverno si dovrà ancora aspettare dal momento che sarà un peggioramento più autunnale con la neve soltanto a quote di alta montagna, specialmente sugli Appennini, oltre i 1.100 metri sulle Alpi.
La tendenza successiva
Come dicevamo, l’inverno quello vero è ancora lontano: i principali modelli meteorologici mondiali ipotizzano un suo arrivo soltanto dopo la metà del mese di febbraio quando masse d’aria gelide di origine artica potrebbero interessare Italia e Mediterraneo con un netto calo termico e il ritorno della neve a quote molto basse se non pianeggianti. Anche in questo caso, come sempre sottolineamo, si tratta soltanto di tendenze che andranno confermate o smentite con i prossimi aggiornamenti.