“Il Piano Mattei? Neocolonialismo”. L’ultimo “comizio” contro il governo di don Biancalani

"Il Piano Mattei? Neocolonialismo". L'ultimo "comizio" contro il governo di don Biancalani

Circa un mese fa, durante la messa, aveva proposto ai (pochi) fedeli presenti un testo che attaccava apertamente le politiche del governo Meloni, oltre che la stessa premier. A qualche domenica di distanza, aveva invece preferito inserire nei fogli liturgici un brano che accusava nemmeno tanto velatamente il governo di Israele di voler fare pulizia etnica a Gaza. E ieri, don Massimo Biancalani è tornato a quanto sembra ad attaccare il centrodestra: fra preghiere e letture dalla Bibbia, il “parroco dei migranti” avrebbe inserito nel foglio della messa un testo dai tratti surreali particolarmente critico nei confronti del cosiddetto “Piano Mattei” per l’Africa, corredato da una vignetta di Vauro. A renderlo noto è stato lo stesso parroco di Vicofaro, pubblicando una scansione del foglietto in questione sulla propria pagina Facebook a beneficio degli utenti.

A fianco della liturgia eucaristica e dei riti di comunione spicca infatti una nota intitolata “Italia – Africa, per le organizzazioni ambientaliste il Piano Mattei puzza di gas”, tratta dal sito online Adista​.it, riportante le perplessità che avrebbero mostrato Greenpeace, Kyoto Club, Legambiente e WWF Italia nei confronti del Piano. Nel brano, viene inoltre lanciata un’accusa surreale ad Eni e al governo, accusati di voler colonizzare l’Africa. “Proprio mentre il mondo si attrezza per uscire dai combustibili fossili, quella italiana rappresenta una scelta insensata e anacronistica che sa di neocolonialismo. E che rischia di affossare gli impegni esistenti per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e quelli presi nelle due ultime COP sul clima – si legge – una visione miope sul futuro energetico del Paese e sul concetto di transizione ecologica, puntando a trasformare l’Italia in un hub energetico del gas attraverso una cooperazione che passa dall’Africa e dalle fonti inquinanti, aumentando la dipendenza energetica del Paese”.

A corredo del foglio che sarebbe stato consegnato ai partecipanti della messa di ieri c’era perfino una caricatura a tema firmata da Vauro. La vignetta in questione raffigurava il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con tanto di elmetto coloniale: “Aiutiamoci a casa loro”, la frase attribuitale dal vignettista. Circa due mesi fa, gli esponenti del Comitato dei Residenti per Vicofaro avevano puntato il dito contro il parroco di Santa Maria Maggiore, protestando con il vescovo per chiedere “un vero parroco”. E il rapporto fra don Massimo e gli abitanti della frazione di Pistoia, con il comitato che nei giorni scorsi ha annunciato di aver denunciato don Biancalani per diffamazione, resta teso. Per una questione che promette di continuare a far discutere ancora a lungo.

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