«Stiamo esplorando opzioni per il consolidamento sul mercato in Italia con diverse parti», ha detto detto, lunedì 5 febbraio, la ceo di Vodafone Margherita Della Valle, dopo il rifiuto dell’offerta di Iliad e l’intensificarsi dei colloqui con Swisscom per le attività italiane del gruppo. Tra le pieghe del linguaggio istituzionale, Della Valle ha affermato che il gruppo al momento è impegnato «in trattative costruttive».
Il gruppo Vodafone ha presentato anche i conti dei primi nove mesi dell’anno, che chiude a marzo 2024. Per quanto riguarda l’Italia, i ricavi da servizi sono calati dell’1,3% (da 1,22 miliardi del terzo trimestre di un anno fa a 1,18 miliardi) a causa della perdurante pressione sui prezzi nel segmento mobile che ha accusato un calo delle entrate del 4,8% a 714 milioni. Un dato solo parzialmente bilanciato dai risultati di Vodafone Business che ha visto un aumento dei ricavi da servizi del 7,5% (a quota 389 milioni) sullo stesso trimestre dell’anno passato. A livello di gruppo, invece, la tlc britannica ha chiuso il terzo trimestre con ricavi a 11,3 miliardi, dei quali 9,3 miliardi da servizi (+4,7%).
La debolezza del comparto mobile italiano ha trascinato verso il basso anche le quotazioni di Tim, che ha perso il 4,2% a 0,27 euro. Quest’ultima è alle prese con la vendita della rete: oggi i sindacati saranno ricevuti al ministero delle Imprese e del Made in Italy sul tema occupazionale. L’incontro era stato chiesto dalle sigle Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil.