Se la sinistra si indigna pure per i bambini all’Alzabandiera

Se la sinistra si indigna pure per i bambini all'Alzabandiera

Le forze armate vanno bene solo quando fanno comodo e sono ridotte a fare le veci della protezione civile, nascondendo armi e giubbotti antiproiettile. Qualche giorno fa, per esempio, a Gioia del Colle è stata riproposta la cerimonia dell’Alzabandiera – organizzata dal Reggimento Logistico Pinerolo in collaborazione con le autorità locali – alla quale sono state invitate alcune scolaresche, accompagnate da insegnanti e genitori. A margine di questa iniziativa, inoltre, sono state allestite aree di «Military fitness» e mostre statiche. Apriti cielo. Le immagini di quei momenti sono state viste da Elisabetta Piccolotti, (foto) deputata di Alleanza Verdi e Sinistra e moglie di Nicola Fratoianni, che ha detto: «Pensavamo che il tempo delle marce a scuola e dell’inquadramento militare di bambini e bambine fosse una triste pratica da consegnare ai libri di storia, testimonianza di un passato oscuro e da dimenticare». L’iniziativa, contrariamente a quanto afferma la Piccolotti, aveva solo due scopi: celebrare la bandiera e far conoscere agli italiani, bambini e adulti, cosa fa realmente l’esercito. Che sì, ha le armi. E le impiega per difendere il nostro Paese, non per aggredirne altri. Un esercito democratico grazie al quale è garantita libertà di parola a tutti. Anche a chi, contro quelle Forze armate, è disposto a sputare addosso. Ma non solo. A Foligno, dove abita la famiglia Fratoianni, alcuni bambini possono andare a lezione grazie ai militari. Dopo il terremoto del 2016, infatti, alcuni edifici scolastici sono diventati inagibili e, in seguito alla richiesta del sindaco, gli studenti della Carducci sono stati ospitati all’interno della Caserma «Gonzaga», sede del Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito. L’onorevole Piccolotti non ha nulla da ridire su questo?

Leave a comment

Your email address will not be published.