A Catania la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sprona il Sud a guardare il futuro con fiducia, uscendo dalla logica dell’aiuto assistenziale fine a se stesso. “Non voglio un Sud che viva di sussidi” ma “un Sud nel quale ci siano gli strumenti che consentano al Mezzogiorno di competere ad armi pari. C’è un gap e dobbiamo colmare il gap per dimostrare quanto il Mezzogiorno vale senza avere le discriminazioni che ha avuto in passato”.
Intervenuta alla Giga factory 3Sun del Gruppo Enel la premier aggiunge: “Abbiamo varato il decreto Sud e istituito gli accordi di coesione con le Regioni”. E ancora: “Dove i fondi non vengono spesi possiamo revocare il finanziamento e dove ci sono delle lungaggini possiamo intervenire con dei poteri sostitutivi. Tra qualche settimana presenteremo l’accordo di sviluppo e coesione con la Sicilia che sarà tra i più rilevanti finanziariamente”.
Un accenno, importante, ai fondi del Pnrr dedicati al mondo degli agricoltori, “che per noi è molto importante – sottolinea Meloni – passano da 5 a 8 miliardi“.
“Sono molto contenta di essere a Catania in un giorno particolarmente importante per la città – osserva Meloni -, forse il giorno più importante dell’anno, la festa di Sant’Agata. Voglio ringraziare il sindaco Trantino per avermi dato la possibilità di vedere dal vivo quella che viene riconosciuta come una delle tre manifestazioni religiose piu’ partecipate al mondo. È una lunghissima storia di amore quella che lega Sant’Agata ai catanesi. È una storia di fede e devozione – ricorda la premier – che parla di identità e tradizione che sono tutte cose che io credo valga la pena di difendere particolarmente in questo tempo”.
In un passaggio del suo discorso la presidente del Consiglio ha spiegato che “in Italia si smette di non spendere risorse che sono disponibili, ogni singolo euro deve arrivare a terra per risolvere problemi dei cittadini. Ci lamentiamo che non ci sono abbastanza risorse, ma c’è un altro problema: a volte le risorse non vengono spese”.. E anticipa che “tra qualche settimana, stiamo lavorando con Schifani, presenteremo l’accordo di sviluppo e coesione con la Sicilia, che sarà tra i più rilevanti dal punto di vista finanziario, anche qui per opere strategiche. È molto importante che un polo industriale come questo, che ci rende fiore all’occhiello d’europa nasca in Sicilia, a Catania”. E ha sottolineato: “Fa parte di una strategia precisa del governo”.