Super Bowl 2024, tutto quello che c’è da sapere sulla partita più attesa

Super Bowl 2024: quando si svolge la finale di Football più attesa dagli americani

Dopo una lunga stagione e le grandi emozioni dei playoff, tutto è pronto per la serata più attesa dagli amanti del football americano, quella del Super Bowl. Una occasione che, a questo punto, è andata ben oltre lo sport. Nonostante l’America si divida ogni giorno su qualsiasi argomento, nessuno è ancora riuscito a rovinare la festa più amata, le tre ore e mezza nelle quali le squadre campioni della Afc e della Nfc si contenderanno il Vince Lombardi Trophy. Vediamo quindi chi scenderà in campo nella notte di domenica 11 febbraio, i protagonisti e alcune delle curiosità che rendono questo l’evento sportivo annuale più seguito al mondo.

Il trionfo dell’eccesso

Anche chi non è particolarmente appassionato di sport sarebbe disposto a fare carte false per partecipare a questo evento. Come mai? Perché le celebrità si sprecano, fianco a fianco con capitani d’industria, politici, stelle del cinema e chi più ne ha più ne metta. C’è chi afferma, non senza un pizzico di perfidia, che il Super Bowl per molti degli spettatori sia più un’occasione di farsi vedere che prova della passione per lo sport più americano che ci sia. Il sospetto è più che valido, considerato soprattutto quanto costeranno i 65.000 biglietti a disposizione. Questo sarà il Super Bowl più costoso della storia, con il prezzo medio di un biglietto che ha toccato i 12.082 dollari, 25% in più dell’anno scorso, quando per vedere la sfida tra Chiefs ed Eagles a Phoenix “bastavano” 8.907 dollari. L’escalation dei prezzi degli ultimi anni è impressionante: sei anni fa per vedere i Patriots di Tom Brady contro i Rams ad Atlanta il prezzo medio era meno della metà, 5.329 dollari.

Molti dei Vip che affolleranno lo stadio, però, hanno speso molto di più, con alcuni pacchetti di ospitalità che stanno passando di mano per non meno di 90.000 dollari. Tutto nel Super Bowl è eccessivo, dal numero di hot dog e snack serviti ai prezzi astronomici della birra fino alle cose che interessano di più ai 100 giocatori in campo per la partita. I premi a loro disposizione sono estremamente sostanziosi e sono ben più interessanti del privilegio di poter dirsi “campione del mondo”. Se i bonus per la post-season variano a seconda dei contratti, in media i vincitori potranno portarsi a casa almeno 250.000 dollari mentre gli sconfitti si dovranno accontentare di circa 185.000 dollari. Per i più lungimiranti le cose si fanno ancora più interessanti: si dice che il defensive tackle dei Chiefs Chris Jones si porterà a casa un milione di dollari tondo tondo.

Trofei ed anelli esagerati

Il sogno di chiunque abbia vestito almeno una volta l’elmetto e gli shoulder pads è di sollevare al cielo il trofeo intitolato al leggendario allenatore italo-americano dei Green Bay Packers. Se la Coppa del Mondo che la Fifa assegna ai vincitori del mondiale è un esemplare unico realizzato da un orafo italiano nel 1974, il Lombardi Trophy viene realizzato ogni anno per l’occasione dalla famosa gioielleria Tiffany. In questo caso non è fatto di oro a 24 carati ma solo di argento e non è un blocco unico. Il trofeo pesa infatti sette libbre, poco più di tre chili, il che spiega perché Tom Brady, durante i festeggiamenti per il suo ultimo Super Bowl a Tampa Bay, fosse in grado di lanciarlo da una barca all’altra.

Il prezzo del trofeo, però, non è affatto irrilevante, visto che Tiffany è una bottega parecchio cara: il conto che presenta alla Nfl è di circa 50.000 dollari. Se il trofeo rimane nella bacheca delle varie squadre, ogni membro della squadra, allenatori compresi, riceve una testimonianza tangibile del suo trionfo in regalo: un enorme anello. Stilisticamente non è il massimo, viste le dimensioni importanti ed il fatto che sia tempestato con non meno di 150 piccoli diamanti ma i giocatori ne vanno comunque orgogliosissimi.

Il prezzo varia a seconda delle stagioni ma si valuta che la Nfl non spenda meno di 5 milioni di dollari per il set completo di anelli. Considerato che ne vengono realizzati circa 150, il costo di ogni singolo anello è di circa 33.000 dollari, tranne i casi speciali. L’anello realizzato per William Perry, conosciuto come The Refrigerator per le sue dimensioni importanti, fu il più grande di sempre: una taglia 25, ovvero più del doppio delle misure che normalmente si trovano in gioielleria. I Chicago Bears speravano che fosse l’inizio di una dynasty ma le cose andarono diversamente: dal 1986 ad oggi non hanno fatto che perdere.

La “Morte nera” di Las Vegas

Per la 58a edizione della sfida tra le due conferences, la Nfl aveva scelto New Orleans ma, visto che lo slittamento della stagione lo avrebbe fatto coincidere con il Mardi Gras ha dovuto cambiare location: Las Vegas. Se c’è chi sospetta che molti di quelli che pagano cifre assurde per partecipare all’evento siano più interessati a quello che Sin City ha da offrire di notte, lo stadio dei Raiders è uno dei più moderni e spettacolari al mondo. L’Allegiant Stadium è stato completato nel 2020 ed è stata la ragione principale per la quale il proprietario della squadra della California ha abbandonato Oakland per trasferirsi nel deserto del Nevada. Il figlio del mitico Al Davis, Mark, ha fatto carte false per realizzare questo progetto monumentale che ha portato una delle squadre più iconiche della Nfl nel Silver State. Costruire uno stadio coperto a due passi dalla famosa Strip, la strada dove si trovano i famosissimi casinò, è stato un azzardo estremamente costoso: secondo Sports Illustrated, la costruzione è costata circa 1,9 miliardi di dollari, in buona parte finanziati dalla città di Las Vegas.

Se molti dei residenti hanno storto la bocca di fronte all’inevitabile aumento delle tasse locali, lo stadio, usato anche per concerti o partite di altri sport, porta incassi di circa 620 milioni di dollari all’indotto dell’area, oltre a seimila posti di lavoro. Come già visto nel 2002 a Sapporo durante i mondiali nippo-coreani, il campo di gioco è retrattile, per consentire all’erba di crescere bene: servono 72 motori per spostarlo, visto che pesa quanto l’intera Tour Eiffel. I numeri dello stadio sono esagerati: 28.000 tonnellate di acciaio, più della Statua della Libertà, 425 alberi, oltre 80.000 metri cubi di cemento, 2.300 televisioni e quasi 7.000 metri quadri di schermi per consentire agli spettatori più lontani dal campo di godersi comunque la partita.

La cosa più curiosa di questo gioiello dell’architettura è il soprannome voluto da Mark Davis: all’inaugurazione nel 2020 disse “Benvenuti alla Death Star, lo stadio dove i sogni dei nostri avversari vengono a morire”. L’allenatore dei Raiders dell’epoca, Jon Gruden, intervistato dal giornale più importante di Las Vegas, il Review-Journal, ironizzò sul parallelo con la Morte Nera di Guerre Stellari: “Penso che sia un soprannome fico per il nostro stadio. Non me ne frega niente di chi ironizza, è un bell’impianto e dovremo solo giocarci bene”. Considerato che Gruden fu licenziato in tronco per uno scandalo e che i Raiders da allora non fanno che prenderle, forse questo soprannome porta un po’ rogna

I campioni cercano l’impresa

Quindi, chi si giocherà il trofeo più importante del football americano? Per la nona volta nella storia della Nfl, di fronte ci saranno due squadre che si conoscono bene, visto che si sono affrontate nel Super Bowl LIV del 2020 nella stagione del centenario della lega. La rappresentante della American Football Conference è una presenza costante nei piani alti del football: per la quarta volta in cinque anni, infatti, i Kansas City Chiefs si giocheranno il titolo. La squadra del Midwest è riuscita ad avere la meglio di rivali molto più quotate e, nonostante una regular season con tanti alti e bassi, è stata in grado di trovare la forma al momento buono. I Chiefs hanno steso una dopo l’altra due rivali storiche come i Buffalo Bills di Josh Allen ed i Baltimore Ravens di Lamar Jackson, reduci da una stagione quasi perfetta.

Pacheco Jaguars Chiefs 2023

La squadra di Andy Reid, un vero maestro dell’attacco, ha messo a tacere i tanti critici che avevano puntato il dito su alcune scelte di roster discutibili e sulla mancanza di ricevitori di nome ma, in qualche modo, sono ancora riusciti a battere tutti. Dopo aver sofferto a lungo, il defensive coordinator Steve Spagnuolo è riuscito a mettere a punto la difesa, che ha annichilito i Ravens nell’Afc Championship e in attacco il tight end Travis Kelce è tornato decisivo dopo non aver combinato molto tutto l’anno.

Per chi diceva che i Chiefs sono un one-trick pony, una squadra che si affida sempre ai lanci di Patrick Mahomes, le corse del giovane Isiah Pacheco, scelto al settimo turno del draft 2022, hanno fatto la differenza spesso e volentieri. Ripetersi nella Nfl è sempre complicatissimo ma Mahomes e soci giocano più o meno in casa: nei quattro incontri disputati a Las Vegas contro i Raiders nella Afc West, i Chiefs hanno sempre vinto. Se portassero davvero a casa il terzo titolo in cinque anni, si dovrebbe per forza parlare di una nuova dynasty, il che spiega perché gran parte dell’America tiferà contro.

San Francisco contro tutti

All’inizio della stagione bastava dare un’occhiata al roster dei San Francisco 49ers per scommettere che sarebbero arrivati in carrozza al Super Bowl. La squadra assemblata da Kyle Shanahan, erede di una delle famiglie più iconiche del football, sembrava priva di punti deboli, costruita in modo e maniera da triturare senza pietà la concorrenza. Per buona parte dell’avvicinamento alla finale, le cose sono andate più o meno così, anche se a guidare l’attacco c’era un giovane quarterback che aveva sfiorato il miracolo nella scorsa post-season.

Dopo che il recupero di Trey Lance dal grave infortunio del settembre 2022 si era rivelato più complicato del previsto, i Niners avevano fatto piazza pulita, spedendo Jimmy Garoppolo a Las Vegas e Lance a Dallas, affidandosi ad un classe 1999 arrivato da Iowa State, certo non una superpotenza del college football. Le ironie su Brock Purdy si sono sprecate ma, alla fine, è stato proprio il giovane Qb a ridere, approdando al Super Bowl.

La stagione dei 49ers non è stata priva di insidie, culminate in cinque sconfitte consecutive, ma la strapotenza dei talenti a disposizione di Shanahan è riuscita a far fuori il resto della Nfc. San Francisco ha eliminato senza grossi problemi i rivali di Green Bay per poi mettere un primo tempo da incubo contro la sorpresa dell’anno, i redivivi Detroit Lions. Alla fine, però, Purdy ha tenuto duro, guidando l’attacco alla vittoria in rimonta. A sua disposizione ha il miglior running back della lega, lo straordinario Christian McCaffrey, uno dei tight end più affidabili, George Kittle ed una delle migliori coppie di wide receiver in Deebo Samuel e Brandon Aiyuk.

Con una pass defense guidata da Nick Bosa e due tra i linebackers più efficaci, Warner e Greenlaw, l’attacco di Kansas City rischia parecchio. Nonostante molti dei giocatori chiave siano acciaccati, i Niners sono i favoriti secondo i bookmakers ma si prevede una partita combattuta. C’è chi prevede uno shootout, una partita con tanti punti segnati ma le cose potrebbero andare in maniera diversa: battere i 75 punti segnati tra 49ers e Chargers nel Super Bowl XXIX, vinto da San Francisco per 49 a 26, sarà molto difficile.

L’erede di Tom Brady?

Il football moderno, per la disperazione degli amanti della tradizione, favorisce sempre di più l’attacco, rendendo la vita impossibile alla difesa, il che spiega perché avere un grande quarterback sia fondamentale. Nonostante i Chiefs abbiano fior di campioni in campo, l’arrivo di Patrick Mahomes è stata la svolta che serviva per concludere una siccità di titoli che durava da oltre 50 anni. Dopo un anno passato ad imparare dal titolare Alex Smith nel 2017, l’impatto di Mahomes sulla Afc è stato enorme, tanto da far scomodare paralleli con l’ex dominatore della conference, un certo Thomas Edward Brady Jr.

Dal 2018 ad oggi, Mahomes è stato quasi perfetto, riuscendo ad uscire da situazioni assurde, inventandosi passaggi incredibili, imponendo la sua legge su rivali niente affatto improvvisati. L’unico Qb dei Chiefs a vincere il titolo di Mvp è già secondo in quanto a yards in carriera, touchdown e vittorie dietro al mitico Len Dawson: delle 23 vittorie messe nei playoff dai Chiefs dagli anni ‘60 ad oggi, 14 sono merito suo.

Mahomes Kelce Preseason 2023

Mahomes nella post-season è quasi una sentenza, anche se Brady ha avuto più volte la meglio sul giovane erede ed i numeri mostrati nelle sei stagioni giocate da professionista gli hanno forse già garantito un posto nella Hall of Fame. Le media di yards per partita è la più alta nella storia della Nfl mentre in quanto a touchdown segnati, tra quattro anni potrebbe entrare nella top 10 di sempre. Se vincesse anche il Super Bowl, sarebbe ad una sola vittoria dalle 16 del leggendario Joe Montana in quanto a trionfi nei playoff: Brady è su un altro pianeta con 35 ma, alla sua età, non aveva fatto così bene.

Mahomes è lontano dal glamour di altri sportivi: ha sposato la ragazza che aveva alle superiori, l’ex calciatrice professionista Brittany Matthews, con la quale ha avuto due bambini. Oltre ad impegnarsi nel sociale, Mahomes ha investito nelle squadre di baseball e calcio di Kansas City e nel team di F1 Alpine. Figlio di un ex giocatore di baseball, Patrick piace più o meno a tutti in America, tranne che ai tifosi delle altre squadre di football. I critici dicono che ha messo su qualche chilo ma sottovalutarlo sarebbe stupido: in campo è capace di tutto.

Mahomes AFC Championship 2024

Chi fermerà “Mister Irrelevant”?

Arrivare al Super Bowl a 25 anni non è cosa da poco, specialmente quando per tutta la tua vita la gente non ha fatto che sottovalutarti. Quando i 49ers hanno finito il primo tempo dell’Nfc Championship sotto di 24-7 contro Detroit, c’è chi diceva che la favola di Brock Purdy era già alla fine. Troppo giovane, troppo impreciso, poco atletico, un braccio poco potente, non abbastanza bravo per guidare una corazzata come i Niners. Alla fine il trofeo della Nfc l’ha alzato al cielo lui: non male visto che l’anno scorso sembrava arrivato a Santa Clara per scaldare la panchina.

Nato in un sobborgo di Phoenix, Brock aveva fatto bene alle superiori, ma non era riuscito ad impressionare gli scout delle grandi università. Il 50° quarterback della classe del 2018 aveva scelto di andare ad Iowa State invece di lottare per un posto ad Alabama e, alla fine, l’azzardo ha pagato. I Cyclones non saranno mai una superpotenza ma, anno dopo anno, sono riusciti a migliorare. Le squadre Nfl non ne volevano sapere di sceglierlo, tanto da farlo scivolare sempre più in basso. Quando fu la 262a scelta nel draft 2022, si guadagnò il crudele titolo di “Mister Irrelevant”. La Nfl dal 1976 celebra l’ultima scelta del draft con tanto di cerimonia e festeggiamenti un po’ beffardi.

Alcune ultime scelte come Ryan Succop hanno fatto discrete carriere ma è sicuramente come scalare una montagna. Iniziando da Qb3, Purdy si sarebbe aspettato tutto tranne che partire da titolare, cosa che successe quando sia Lance che Garoppolo si fecero male. Da allora non ha fatto che vincere, prima dell’infortunio al crociato che lo costrinse ad uscire dall’Nfc Championship dell’anno scorso. Nonostante i critici continuino a sottovalutarlo, la stagione che sta per concludersi è stata eccellente, con 4.280 yards lanciate, 31 touchdown e 11 intercetti per un passer rating di 113. Vada come vada il Super Bowl, Purdy si è guadagnato la fiducia di una franchise che ha una lunga tradizione di grandi quarterback, da Young al grande Joe Montana.

Nessuno prima di lui era mai riuscito a vincere le prime sei partite da titolare con almeno due touchdown segnati a partita, nemmeno l’idolo di Brock da bambino, la superstar dei Dolphins Dan Marino. Anche Purdy sta per sposare la ragazza che aveva all’università, Jenna Brandt, ex giocatrice di pallavolo all’università. Gli esperti di football continuano a snobbarlo, pensando che sia solo fortunato, ma la calma mostrata in campo nella rimonta contro i Lions è impressionante, come la sua precisione. Riuscisse a battere il dominatore della Nfl, nessuno prenderebbe più in giro “mister irrelevant”.

Taylor Swift e l’halftime show

Parlare di Super Bowl senza citare il tormentone del momento, l’ingresso a gamba tesa della superstar della musica Taylor Swift nel mondo del football è impossibile. La cosa sta irritando un po’ tutti, dagli appassionati della palla ovale che vedono come il fumo negli occhi la cantante pop ai complottisti che immaginano operazioni oscure per portare acqua al mulino del presidente Biden, in grave crisi di popolarità. Torneremo più avanti sul circo mediatico che sta impazzando in questi giorni e che salirà oltre i livelli di guardia nella Super Bowl Week. Per ora basti sapere che non è nemmeno detto che Taylor riuscirà a partecipare alla finalissima, visto che il giorno prima avrà un concerto a Tokyo, ovviamente tutto esaurito. Sui social c’è chi ha fatto i conti e giura che, con il suo jet privato, la cantante riuscirebbe ad arrivare in tempo ma non è assolutamente detto.

Le uniche cose certe sono i protagonisti dei due momenti musicali della serata, ovvero l’inno nazionale e lo show nell’intervallo. Visto che la performance del 2023 di Chris Stapleton è considerata una delle migliori di sempre, la Nfl si è affidata ad un’altra stella del country, Reba McEntire, che oltre a cantare ha avuto una lunga carriera in televisione come attrice. Se l’halftime show di Rihanna non ha convinto molto, si spera che la star dell’R&B Usher faccia meglio, considerata la sua lunga esperienza.

Il 45enne cantante avrebbe preparato qualcosa di speciale: “Sicuramente è un enorme privilegio riuscire a cantare al Super Bowl, una cosa che sognavo da una vita. Non vedo l’ora di mostrare al mondo uno show incredibile, molto diverso da quello che faccio normalmente”. Il fatto che il suo nuovo album “Coming Home” esca un paio di giorni prima, ovviamente, non è affatto una coincidenza. Non è dato sapere chi saranno le guest star invitate da Usher sul palco: nel trailer pubblicato a gennaio c’erano LeBron James e il cantante coreano dei Bts Jung Kook ma le sorprese sicuramente non mancheranno.

Come seguire il Super Bowl

La sfida tra i Kansas City Chiefs ed i San Francisco 49ers si terrà all’Allegiant Stadium di Las Vegas a partire dalle 16.30 di domenica 11 febbraio, ora locale, ovvero a partire da mezzanotte e mezza in Europa. Gli appassionati di football americano italiani potranno seguire la storica coppia di telecronisti Matteo Gandini e Roberto Gotta su Dazn, con collegamenti in diretta dall’America, ospiti e contributi esclusivi. Vista l’importanza dell’evento, però, la Nfl pretende che i rights holders rendano disponibile la partita in diretta in chiaro per appassionati e curiosi. Dopo qualche anno, Mediaset si è assicurata l’evento e trasmetterà la partita su Italia 1.

Allegiant Stadium SB LVIII

Il Super Bowl LVIII inizierà però molto prima, precisamente alle 15 ora locale di lunedì 5 febbraio, con la consueta cerimonia di apertura della Super Bowl Week. Nelle cinque ore successive, giocatori ed allenatori parleranno con la stampa nello stadio della finale ma, al contrario degli anni scorsi, la Nfl ha deciso di rendere l’evento più interessante. Ci sarà musica dal vivo, tante leggende del football e l’opportunità per i tifosi di incontrare i propri idoli. Se non avete qualche migliaio di euro da buttare, toccherà godersela dal divano di casa ma comunque sarà una serata unica, anche se di football sapete poco o niente. Buona partita a tutti!

Leave a comment

Your email address will not be published.