Gli slalom di Schlein e conte lasciano campo libero ai moderati

Gli slalom di Schlein e conte lasciano campo libero ai moderati

Ho visto Giuseppi che attacca Elly che fa infuriare il Pd perché non li difende da Giuseppi. Competition is competition, bofonchiava Prodi per restare nel campo sempre più stretto dell’opposizione.

Il lungo sprint tra la segretaria dei dem e il leader dei Cinque Stelle non varrà la medaglia d’oro alle Europee, ma sicuramente definirà stabilmente i rapporti di forza all’interno del fronte anti Meloni. Schlein insegue una soglia di sicurezza superiore al 20% per conservare la poltrona al Nazareno. Conte (nella foto) si muove in modo trasversale – tutto studiato dal suo staff – con la speranza o l’illusione di catturare quell’elettorato fluido che negli ultimi sei anni ha girovagato tra Lega, Fratelli d’Italia e gli

stessi Cinque Stelle della prima ora. E tra i due avversari, solo lui può giocare spregiudicatamente su proposte vagamente meno estremistiche. Lei, alla ricerca di un jolly per invertire sondaggi poco incoraggianti, rispolvera lo ius soli, con il chiaro intento di acquisire voti ultra progressisti e, soprattutto, di aprire un ponte verso i nuovi italiani di seconda o terza generazione. Conte, ansioso di smarcarsi, esalta da giorni lo ius scholae con cinque anni di ciclo scolastico, una formula non lontanissima da quella destra possibilista che ne ipotizzava dieci.

Persino sui candidati i due contendenti tentano di strapparsi gli esterni di lusso. Da almeno un anno si parla della candidatura nelle liste M5s dell’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio, folgorato dalla stagione del pacifismo grillino. Ora, invece, le veline anti Conte parlano del giornalista come l’asso

Leave a comment

Your email address will not be published.