Condannato atti sessuali con una minorenne, un giovane di 21 anni ha ricevuto una pena di soli otto mesi con sospensione condizionale, non menzione e obbligo di frequentare un corso rieducativo: si chiude così il caso giudiziario dibattuto nel tribunale di Mantova, dove il ragazzo era finito alla sbarra per aver avuto una figlia con una ragazzina di appena 13 anni.
La delicata vicenda
Un caso che ha fatto molto discutere per la sua delicatezza, e per la giovanissima età di una dei protagonisti. La vicenda risale al 2021, quando l’imputato, all’epoca 19enne, e la sua fidanzatina di soli 13 anni avevano scoperto della gravidanza nata dalla loro relazione. Una relazione, come è stato più volte ribadito in aula, stabile e voluta da entrambi.
La futura mamma, però, aveva poco più di 13 anni e frequentava ancora le medie, quindi la situazione era stata segnalata ai servizi sociali e poi alle autorità locali. Da qui le indagini e il processo. Il giovane era stato accusato di aver commesso atti sessuali con una minorenne, mentre la madre della ragazzina di omessa vigilanza.
Nel corso del dibattimento è stato spesso riferito sia dal ragazzo che dalla ragazzina che la loro era una vera relazione, e che la figlia in arrivo non era altro che il frutto del loro amore. A riprova di ciò il fatto che i giovani hanno avuto la loro bambina e vivono insieme, aiutati dai nonni. La bimba, nata circa un anno e mezzo fa, è in salute e viene bene accudita.
La sentenza di dicembre
La confessione dei ragazzi, così come l’evidente forza del loro legame, ha convinto il giudice di Mantova a emettere una sentenza molto blanda in data 14 dicembre 2023. La madre della ragazzina è stata assolta da ogni accusa, mentre il giovane è stato riconosciuto colpevole, ma ha ricevuto una condanna di 8 mesi con il beneficio della sospensione condizionale e della non menzione. Il 21enne dovrà frequentare un corso rieducativo.
Nelle motivazioni della sentenza, rese disponibili oggi, il giudice scrive che nelle dichiarazioni della minorenne è possibile evincere “un grado di coartazione minimo se non addirittura nullo”. Non solo. “Anche la lesività del fatto deve ritenersi minima, sempre in considerazione delle modalità così come narrate dalla parte offesa e della circostanza che nel frattempo è nata una bambina di cui gli stessi si prendono cura, con l’aiuto delle famiglie”, precisa la toga, come riportato da Il Giorno. Ciò che è accaduto, dunque, è da considerarsi “un’esperienza occasionale“.
I ragazzi vivono insieme
La giovane coppia ha più volte ribadito di amarsi. I due, secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Mantova, vivono con le loro famiglie e si prendono cura della loro figlia. Quando la mamma è a scuola e il papà al lavoro, sono i nonni a gestire la bambina. Non vi fu, all’epoca, nessuna violenza sessuale.