“Trump? Uomo esperto, non abbiamo paura”. La rivelazione del capo degli 007 di Kiev

"Trump? Uomo esperto, non abbiamo paura". La rivelazione del capo degli 007 di Kiev

Non ha ancora ricevuto l’investitura ufficiale da parte del partito repubblicano eppure Donald Trump già agita le cancellerie internazionali. In controtendenza rispetto a tali ansie arrivano però le dichiarazioni del generale Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina (Gur), il quale parlando con i giornalisti della Cnn ha affermato di non essere “molto preoccupato” rispetto alla possibilità di un secondo mandato alla Casa Bianca del miliardario.

L’intervista alla Cnn

L’ex presidente “è una persona esperta. È caduto molte volte e si è rialzato. E questa è una caratteristica molto importante. Dire che Trump e il partito repubblicano sono amici della Federazione russa è una totale sciocchezza”. Queste le parole pronunciate dal trentottenne Budanov all’emittente all news americana nonostante i sospetti di legami più o meno nascosti tra il tycoon e Vladimir Putin. Di recente il miliardario ha persino ribadito di fidarsi più del leader russo che di alcuni funzionari dell’intelligence americana.

Nel corso della sua intervista con la Cnn il generale ha sottolineato l’importanza che il Congresso Usa sblocchi gli aiuti a Kiev necessari per contrastare la riorganizzazione delle forze armate russe a seguito del fallimento della controffensiva ucraina. L’amministrazione Biden ha ingaggiato un duro scontro con gli esponenti trumpiani a Capitol Hill per ottenere lo sblocco dei 61 miliardi di fondi che al momento è negoziato con i repubblicani insieme a misure sull’emergenza immigrazione. Anche su questo fronte Budanov si dice comunque ottimista aspettandosi “una decisione positiva in ogni caso”.

A proposito degli aiuti militari Budanov dichiara inoltre che l’Ucraina ha bisogno di un significativo aumento di armi e di munizioni e aggiunge che in questo momento la quantità è più importante della qualità delle forniture. Se sul campo Kiev soffre per una disparità di unità e di mezzi, il capo delle spie ucraine rivendica con orgoglio che i droni in loro dotazione competono quasi alla pari con quelli dell’esercito aggressore. Per il generale c’è solo un modo in cui queso conflitto potrà finire e cioè con “l’instaurazione della giustizia e la restituzione di ciò che è stato perso”.

Un uomo nel mirino

Budanov è molto vicino al presidente Volodymyr Zelensky e rappresenta per molti osservatori nel Paese una nuova generazione di leader militari. Sotto la sua guida l’Ucraina ha condotto spettacolari operazioni in Crimea e contro basi russe. Lui stesso è finito nel mirino del Cremlino sfuggendo ad almeno una decina di tentati assassinii da parte degli agenti di Putin e pochi mesi fa sua moglie Marianna Budanova ha subito un ricovero a causa di un sospetto avvelenamento da metalli pesanti attribuito alle spie di Mosca.

Nelle ultime ore si sono poi susseguite voci sull’imminente destituzione dell’attuale capo dell’esercito Valery Zaluzhny e la sua sostituzione proprio con Budanov. Secondo indiscrezioni riportate dall’Economist il responsabile dell’intelligence militare avrebbe però “rifiutato all’ultimo momento” in quanto, pur riconoscendo che “non spetta a lui prendere tali decisioni”, non gradirebbe l’incarico proposto.

Leave a comment

Your email address will not be published.