Caso Ilaria Salis, Salvini avverte: “Se colpevole incompatibile con l’insegnamento”

Caso Ilaria Salis, Salvini avverte: "Se colpevole incompatibile con l'insegnamento"

Le catene in un tribunale non si possono vedere“. Matteo Salvini lo ha premesso senza giri di parole: le immagini provenienti dall’Ungheria, dove l’italiana Ilaria Salis si trova a processo, hanno colpito anche lui. E infatti, intervenendo stamani da Bruxelles, il ministro dei Trasporti ha condiviso l’impegno del governo italiano nel “chiedere il rispetto dei diritti di colei che è presunta innocente fino a prova contraria“. In riferimento alla 39enne accusata di aver assalito due estremisti di destra a Budapest, il leader della Lega poi aggiunto ulteriori valutazioni, nelle stesse ore in cui il Carroccio alzava il tiro sui trascorsi della giovane attivista e insegnante di scuola elementare.

È fondamentale chiedere condizioni di detenzione civili, umane, rispettose e un giusto processo. Spero che si dimostri innocente perchè qualora fosse ritenuta colpevole di atti di violenza imputabili a un insegnante elementare che gestisce il presente e il futuro di bimbi di sei, sette, otto anni sarebbero assolutamente gravi“, ha affermato il ministro dei Trasporti durante un punto stampa a Bruxelles. E sulla piattaforma X, il leader della Lega ha aggiunto: “Le immagini di Ilaria Salis incatenata in tribunale sono scioccanti e spero che possa dimostrarsi innocente. Certo, è sorprendente che lei sia stata presente in occasione di manifestazioni violente, a Budapest come a Monza nel 2017 quando venne distrutto un gazebo della Lega. Mi permetto di dire che non sarei felice se Salis fosse l’insegnante di mia figlia

Durante il punto stampa, il leader della Lega aveva quindi condiviso la linea tenuta dall’esecutivo sulla vicenda, dopo che – nelle scorse ore – Meloni aveva sentito il primo ministro ungherese Victor Orban “Bene fa il governo italiano a chiedere il rispetto dei diritti di colei che è presunta innocente fino a prova contraria“, ha osservato Salvini. Poi, l’affondo alle opposizioni e l’ulteriore riflessione: “La sinistra che invoca l’indipendenza della magistratura in Italia, ovviamente immagino abbia lo stesso rispetto per le magistrature di altri Paesi europei

Salvini ha poi affidato ai cronisti un’ulteriore chiosa: “Contiamo su un processo giusto e veloce, sperando nella sua innocenza. Se fosse dimostrata colpevole ovviamente sarebbe incompatibile con l’insegnamento in una scuola elementare italiana“. A stretto giro, però, quelle affermazioni si sono trasformate in un’occasione di scontro politico. Dal Pd, infatti, Elly Schlein si è lanciata in scivolata contro il ministro del Trasporti e il suo partito. “La Lega anziché battersi per non vedere calpestata la dignità di una cittadina italiana si mette a rovistare nel suo passato, ancora prima che sia pronunciata sentenza ha già deciso la colpevolezza, e mette altre catene ai polsi e alle caviglie di Ilaria Salis richiamando accuse su cui è già stata assolta“, ha tuonato la segretaria dem.

In questa nostalgia di Medioevo dove sparisce la presunzione di innocenza Salvini si spinge ad affermazioni di un paternalismo insopportabile, ma se sostiene che chi è accusato di lesioni non possa fare la maestra allora viene da chiedergli come possa, chi è accusato di sequestro di persona, fare il ministro“, ha proseguito Schlein, alluendo in modo polemico – e abbastanza pretestuoso – al caso Gregoretti.

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