L’ora x di Valerii Zaluzhny è sempre più vicina. Il comandate in capo delle forze armate ucraine è ormai ai ferri corti con il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky, tanto che quest’ultimo sarebbe ormai sul punto di rimuoverlo dalla sua carica. Da giorni si rincorrono simili voci, rafforzate adesso dall’indiscrezione secondo cui Zelensky avrebbe già informato Zalushny della decisione di licenziarlo. Al diretto interessato sarebbe stato offerto un altro ruolo: quello di segretario del Consiglio di sicurezza nazionale. Pare tuttavia che Zaluzhny abbia rifiutato la proposta, accendendo una pericolosa faida politica in seno al governo dell’Ucraina.
La decisione di Zelensky, il destino di Zaluzhny
Secondo quanto riportato dall’Economist, Zelensky non ha ancora annunciato la sostituzione di Zaluzhny ma ciò non significa che il posto del generale sia al sicuro. Al contrario, è altamente probabile che il leader ucraino, sempre più deciso a licenziare l’ingombrante figura, non abbia ancora individuato un valido sostituto. Certo è che che eliminare una delle personalità più popolari dell’Ucraina potrebbe risultare controverso agli occhi del popolo, oltre che rappresentare un momento cruciale nel conflitto tra Ucraina e Russia.
Ma che cosa sta succedendo nei palazzi del potere di Kiev? I media hanno parlato di una fuga di notizie tra i parlamentari ucraini, informati, forse strategicamente, di una “serie di documenti” inviati a un comitato di sicurezza. In seguito, fonti dello stato maggiore vicine Zaluzhny hanno confermato che era in corso una riorganizzazione. In una riunione Zelensky avrebbe addirittura espressamente informato il suo generale della volontà di licenziarlo.
La vicenda è quindi stata riportata dai giornali ucraini, secondo cui Zaluzhny sarebbe stato de facto licenziato da Zelensky. Il ministero della Difesa e il palazzo presidenziale hanno negato che il generale fosse stato licenziato (e questo è tecnicamente vero). Restano però enormi problemi da affrontare, compresi il rapporto tra il presidente e il suo generale e i sospetti, nell’ufficio del presidente, che Zaluzhny nutra ambizioni politiche. Entrambi gli uomini sembrano danneggiati dalla disputa in corso e, come se non bastasse, le controversie tra la leadership politica dell’Ucraina e il suo comando militare starebbero iniziando a preoccupare i principali alleati del Paese.
Disputa politica in corso?
Anche secondo il Financial Times Zelensky starebbe preparando la sostituzione di Zaluzhny, in quello che, se confermato, sarebbe il più grande cambiamento del comando militare ucraino da quando è iniziata l’offensiva della Russia due anni fa.
Quattro persone al corrente dei colloqui citate dal quotidiano britannico hanno spiegato che nelle ultime ore Zelensky ha offerto a Zaluzhny un nuovo ruolo come consigliere per la difesa, ma il generale ha rifiutato. Due fonti hanno precisato che il presidente ha chiarito a Zaluzhny che in ogni caso sarà rimosso come comandante in capo. Lo scorso novembre diversi media hanno parlato delle tensioni tra i due, esplose a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi dell’attesa controffensiva. Zaluzhny disse che la guerra era arrivata a uno “stallo”, termine che causò forte irritazione nell’ufficio di Zelensky.
A negare la notizia è stato il portavoce del presidente, Serhiy Nikiforov, in una dichiarazione all’emittente Suspilne, mentre ancora più netto è stato il ministero della Difesa sul suo canale Telegram: “Cari giornalisti, rispondiamo a tutti voi subito: no, questo non è vero“. Il siluramento di Zaluzhny, fa notare il Ft, avrebbe forti ripercussioni non solo all’interno delle forze armate, ma anche sulla popolazione che apprezza molto il generale. Un sondaggio ucraino pubblicato a dicembre ha riferito che l’88% degli ucraini ha dichiarato di fidarsi di Zaluzhny ed il 62% di Zelensky.
I possibili successori di Zaluzhny
Tra indiscrezioni e notizie smentite, intanto, si fanno largo due possibili candidati a sostituire Zaluzhny: Oleksandr Syrsky, 58 anni, e Kyrylo Budanov, 38 anni. Entrambi sono considerati vicini alla squadra presidenziale.
Il generale Syrsky , uno degli ufficiali più esperti dell’esercito, è stato il cervello operativo dietro due delle vittorie più straordinarie ottenute dall’Ucraina contro la Russia nel 2022: nei pressi di Kiev e nella regione di Kharkiv. In ogni caso, il suo approccio duro ai combattimenti lo ha reso impopolare in alcune parti dell’esercito.
Il generale Budanov , enigmatico e ambizioso capo dell’intelligence militare ucraina, abbraccia invece un approccio al comando molto meno convenzionale e non testato. Non ha mai guidato forze armate convenzionali prima d’ora, né un’organizzazione simile alle dimensioni dell’esercito ucraino, che ora impiega circa 1 milione di persone.