Oltre al clima e alle bellezze storiche che tutto il mondo ci invidia, l’Italia può davvero vantare il miglior cibo del mondo e non è un modo di dire o soltanto il continuo apprezzamento da parte degli stranieri che visitano il nostro Paese. No, perché per il settimo anno consecutivo la dieta mediterranea ha ricevuto il riconoscimento per essere la migliore tra le diete mondiali del 2024 dalla prestigiosa rivista americana US News & World Report. Al secondo posto si piazza la dieta Dash, al terzo la Mind.
I benefici della dieta mediterranea
“La dieta mediterranea è la migliore dieta n. 1 in assoluto“, spiegano gli esperti, una commissione composta da oltre 40 nutrizionisti ed esperti nella salute di cuore, nel diabete e in altre patologie dell’organismo strettamente legate all’alimentazione. Per questo motivo, sulle motivazioni che hanno portato questa a essere considerata la “dietra fra le diete”, sottolineano che è apprezzata anche da coloro “che cercano una dieta salutare per il cuore, una dieta favorevole al diabete o per promuovere la salute delle ossa e delle articolazioni”. La rivista elenca i benefici dei cibi principali quali pomodori, olio d’oliva e perfino il vino; chi vive nei Paesi mediterranei (Penisola Iberica e Grecia su tutti) però si nutre principalmente “di cereali integrali, fagioli, noci e grassi insaturi dell’olio extravergine di oliva. È consentita anche una piccola quantità di pollame magro e abbondanti frutti di mare”.
Come funziona
I benefici per la salute sono enormi: dal rischio ridotto di patologie croniche (compreso il diabete) a una vita più lunga e qualitativamente migliore. Gli esperti mettono in guardia soprattutto i cittadini americani da quella che, troppo spesso, negli Stati Uniti viene spacciata per dieta mediterranea. “Ma non confondete i menu mediterranei americanizzati – che spesso presentano pasta, carne e formaggio troppo raffinati – con un’alimentazione sana”. Gli italiani lo sanno bene ma sul Report viene specificato il miglior funzionamento possibile della dieta mediterranea:
- Consumo quotidiano di frutta, verdura, cereali integrali, fagioli, noci, legumi, olio d’oliva, erbe aromatiche e spezie
- Consumo di frutti di mare e pesce due volte alla settimana
- Pollame, uova, formaggio e yogurt vanno bene con moderazione
- Consumo soltanto occasionalmente carne rossa e dolci come snack
- Un bicchiere occasionale di vino rosso è accettabile
Cos’è la dieta Dash
Al secondo posto tra le diete mondiali ecco comparire quella che si chiama Dash: acronimo di Dietary Approaches to Stop Hypertension, si tratta di “un piano alimentare flessibile, equilibrato e salutare per il cuore promosso dal National Heart, Lung and Blood Institute per fare esattamente questo: fermare (o prevenire) l’ipertensione, detta anche come la pressione alta”, spiegano gli esperti. Considerata la seconda miglior dieta mondiale, si basa prevalentemente sull’assunzione di fibre e minerali salutari per il cuore tra cui calcio, potassio e magnesio, diminuendo contemporaneamente la quantità di sodio e grassi malsani che mangi.
La dieta Dash propone soprattutto i consumi di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e latticini a basso contenuto di grassi. Questo modello alimentare limita gli alimenti con zuccheri aggiunti e quelli ricchi di grassi saturi, come carni grasse, latticini ricchi di grassi e oli tropicali. Ancora più importante, la dieta DASH limita il sodio a 2.300 milligrammi al giorno, che i seguaci spesso abbasseranno a circa 1.500 milligrammi”, sottolineano gli esperti.
Cos’è la dieta Mind
Al terzo posto tra le diete mondiali considerate più efficaci e salutari ecco la dieta Mind che altro non è che “l’incontro” tra le prime due, la mediterranea e la Dash: come dice la parola in inglese, si concentra sugli alimenti che migliorano la salute del cervello per ridurre potenzialmente il rischio di declino mentale. Anche se non esiste un metodo certo che prevenga il morbo di Alzheimer, la Mind prova a ridurre il rischio di demenze invitando a consumare cibi salutari quali verdure a foglia verde, noci e frutti di bosco con una riduzione del rischio di sviluppare un disturbo cerebrale progressivo.
Questa dieta è stata sviluppata dalla defunta Martha Clare Morris, epidemiologa nutrizionista al Rush University Medical Center, Chicago, attraverso uno studio finanziato dal National Institute on Aging e pubblicato per la prima volta nel 2015. Lo studio ha messo in luce che le persone che osservavano questo tipo di dieta avevano un rischio inferiore del 53% di sviluppare l’Alzheimer oltre a benefici generali sul cervello.
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