Negli Stati Uniti lo chiamano «Mister Irrelevant», l’insignificante, il Signor Nessuno. È la targa che viene appiccicata all’ultimo a essere chiamato al «draft», il mercato di inizio anno. Nel 2022, il Signor Nessuno della Nfl, il massimo campionato di football americano, divenne Brock Purdy, quarterback classe 1999, chiamato dai San Francisco 49ers come riserva del ben più quotato Jimmy Garoppolo. Però anche al Signor Nessuno il destino può riservare i suoi 15 minuti di celebrità: a metà della stagione, Garoppolo si infortuna, tocca a Purdy guidare l’attacco dei 49ers. Arrivano i primi touchdown, le prime vittorie e Purdy accarezza il sogno di giocarsi il Super Bowl. Ma non tutte le favole hanno un lieto fine, il Signor Nessuno si rompe un legamento del gomito nella «semifinale» contro Philadelphia e addio sogni di gloria. La sliding door è però aperta: Garoppolo va a Las Vegas, Purdy può iniziare la stagione da titolare e provare a riprendersi quello che il destino gli ha tolto 365 giorni prima. Domenica notte, il Signor Nessuno guida San Francisco in una clamorosa rimonta contro Detroit (da 24-7 a 31-34) e si qualifica per il suo primo Super Bowl.
A Las Vegas, tra due settimane, si troverà davanti i Kansas City Chiefs di Patrick Mahomes, quarterback che studia per diventare il nuovo Tom Brady, quattro apparizioni negli ultimi 5 Super Bowl, giù due volte campione Nfl, 52 milioni di dollari all’anno di ingaggio contro i 900mila di Purdy. E sempre a Kansas gioca Travis Kelce, neofidanzato di Taylor Swift, una che con i suoi concerti sposta il Pil degli Usa e che ha avvicinato il pubblico femminile al football americano (+63% nel penultimo match). Insomma, Davide contro Golia. O Signor Nessuno.