Bufera sull’eurodeputata lettone Tatjana Zdanoka. Secondo quanto reso noto dall’inchiesta portata avanti da un gruppo internazionale di giornalisti investigativi che comprende i reporter di testate specializzate in inchieste come Re:Baltica e The Insider, la politica avrebbe fatto gli interessi della Russia sia da Riga che da Strasburgo. In base a quanto riferito, l’ex esponente dei Verdi ha lavorato per almeno tredici anni – dal 2004 al 2017 – per il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb).
Secondo una serie di e-mail portate alla luce dai giornalisti, la Zdanoka è una risorsa “fidata” dell’intelligence di Mosca almeno dal 2005. Gli scambi di messaggi della politica con due noti funzionari russi includono rapporti espliciti e dettagliati che descrivono il suo lavoro come legislatrice europea. In particolare, le e-mail riguardano la promozione del sentimento filo-Cremlino in Lettonia, una serie di incontri a Mosca o Bruxelles e la richiesta di finanziamenti per sostenere le sue attività politiche. Almeno in un’occasione la lettone ha chiesto soldi per organizzare una manifestazione per commemorare la vittoria dell’Armata Rossa nella Seconda guerra mondiale. Tra i suoi impegni, inoltre, viaggi nella penisola ucraina di Crimea come “osservatore elettorale” durante l’annessione nel 2014 e l’organizzazione di udienze e mostre al Parlamento europeo sullo status dei russi nei Paesi baltici.
Ex membro del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, la Zdanoka ha sostenuto gli interessi russi sin dall’inizio degli anni Novanta, nonostante l’indipendenza di Riga. Eletta nell’Europarlamento dal 2004, all’ultima tornata elettorale ha ottenuto il seggio con il partito Unione lettone dei russi (Lks). Pur negando legami con l’intelligence russa, ha ammesso la corrispondenza tra il 2004 e il 2013 con una persona identificata dagli investigatori come agente dell’Fsb. Entrando nel dettaglio, l’eurodeputata ha confermato le sue attività a favore della Russia a Dmitri Gladei, uno dei suoi due presunti contatti nell’Fsb e guida della politica lettone tra il 2004 e il 2013.
Ma non è tutto. La Zdanoka ha avuto contatti regolari con Sergei Beltyukov, agente del Servizio di sicurezza federale russo dal 1993. “Le e-mail trapelate tra Zdanoka e i suoi due agenti russi includono rapporti espliciti e dettagliati (inviati) da Zdanoka ai suoi responsabili, che descrivono il suo lavoro di legislatore europeo, in particolare per quanto riguarda i doveri ufficiali legati alla promozione del sentimento pro-Cremlino nella sua regione baltica”, si legge su The Insider: “Altre corrispondenze riguardano l’organizzazione di incontri fisici a Mosca o a Bruxelles tra Zdanoka e il suo supervisore russo, insieme a richieste di finanziamenti da fonti russe per sostenere le sue attività politiche in Lettonia e al Parlamento europeo”.