“Sono armati, lo hanno rapito”, ma era un addio al celibato. Lo scherzo choc ad Arezzo

"Sono armati, lo hanno rapito", ma era un addio al celibato. Lo scherzo choc ad Arezzo

Una festa di addio al celibato, decisamente eccessiva, è finita con una raffica di denunce da parte della polizia locale. Per festeggiare l’amico in procinto di sposarsi, un gruppo di ragazzi aveva infatti deciso di inscenare un vero e proprio rapimento, senza però considerare la reazione dei vicini di casa, che sono andati letteralmente nel panico.

Cosa è successo

Il fatto, secondo quanto riferiscono i quotidiani locali, si è verificato ad Arezzo. Nel corso della mattina di sabato scorso, un gruppo di ragazzi ha fatto irruzione in un’abitazione di via Romana, inscenando il rapimento del promesso sposo. Si trattava di uno scherzo goliardico, e per l’occasione gli amici si erano camuffati da rapitori, travisando le loro facce e impugnando delle armi, ovviamente finte. Dopo aver puntato le pistole giocattolo contro al loro compagno e avergli legato i polsi, hanno cercato di portarlo via dalla sua abitazione.

La scena, tuttavia, non è sfuggita ad alcuni vicini di casa, che hanno pensato che una banda di criminali avesse realmente tentato di rapire lo sposo. Intorno alle 10.00 del mattino sono quindi partite una serie di telefonate alle forze dell’ordine locali, che in breve, temendo il peggio, hanno raggiunto la zona segnalata. A precipitarsi sul posto, non solo gli agenti della questura, ma anche i carabinieri. Insomma, tanto per nulla.

C’è voluto poco perché agenti e militari si rendessero conto di essere di fronte a una bravata. Gli amici volevano solo prelevare da casa in modo “originale” il promesso sposo, per poi condurlo alla sua festa di addio al celibato. Nessun rapimento, e nessuna rapina, cosa che aveva messo in allarme gli uomini delle forze dell’ordine, dato che nelle vicinanze si trova una banca.

Le denunce

A pagare cara l’impresa sono stati proprio gli amici dello sposo. I sei giovani, infatti, sono stati denunciati per procurato allarme. Nessuna conseguenza, invece, per il festeggiato. Per avere una visione più chiara dell’intera vicenda, gli agenti hanno comunque voluto verificare che le pistole in dotazione dei ragazzi fossero realmente dei giocattoli.

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