Il Festival di Sanremo è da sempre uno degli eventi più attesi della televisione pubblica italiana, non solo per la competizione canora in sé e per sé, ma anche perché per le aziende è una vetrina di grande importanza per mettersi in mostra: ovviamente ottenere uno spazio pubblicitario durante le cinque serate ha un costo, che varia a seconda dei giorni, del momento in cui viene trasmesso e della tipologia di promozione.
Gli inserzionisti fanno affidamento sulla consistenza dei numeri ottenuti dalla kermesse canora, che solo lo scorso anno ha fatto registrare un ascolto medio di 11 milioni di telespettatori, con uno share del 73,9% nella fascia d’età 15-34. Ottimi i risultati anche in rete, coi video live streaming a quota 12 milioni e le interazioni social a quota 57 milioni. Con queste premesse, vista la grande visibilità garantita dai dati dello scorso anno, nell’edizione 2024 le tariffe applicate alle pubblicità hanno subito un rincaro dell’8%.
Per organizzare la propria offerta agli inserzionisti, Rai Pubblicità ha mantenuto la medesima struttura già proposta nelle scorse edizioni del Festival di Sanremo: il “golden minute” con break di apertura è seguito da 9 break interni (da “Sanremo 1” fino a “Sanremo 9”) e, oltre al billboard, una telepromozione. In genere si vende un pacchetto che include delle combinazioni a coppia (ad esempio 1/7, 2/5, 3/9), con l’obiettivo di garantire all’inserzionista una visibilità diluita nella serata scelta. Per quanto concerne la finale, in essa si aggiunge anche un costoso break pubblicitario a ridosso della chiusura del programma proprio poco prima dell’annuncio del vincitore.
Come anticipato il prezzo varia anche a seconda delle tipologie di inserzioni. In genere gli “spot” hanno una durata compresa tra 30 e 60 secondi e vengono inseriti tra un programma e un altro e all’interno della trasmissione. Le “telepromozioni” vanno dai 30 secondi ai 2 minuti e includono spesso la presenza del conduttore. Simili a queste ultime le “televendite“, che durano minimo 3 minuti. Infine vi sono i “billboard“, che precedono l’inizio della trasmissione e durano da pochi secondi fino a un minuto.
Ciò considerato, chi vuole ottenere un’inserzione tra il Tg delle ore 20.00 e l’Anteprima del Festival deve pagare 582mila euro per 26 spot da 4 secondi, mentre 307mila euro è il costo per 20 spot nel corso della serata. La telepromozione nel picco di share delle ore 23.30, che prevede 5 passaggi su Rai1 e 5 su RaiPremium, ha un prezzo di 2,38 milioni di euro. Lo spazio di 15 secondi del primo break delle 5 serate costa 1,37 milioni, mentre “Sanremo 5” scende a 748.930 euro. Gli altri pacchetti in coppia pesano 1,7 milioni di euro in tutte e cinque le serate di gara. Il primato spetta al bundle Sanremo 4/7, con un valore di 1,9 milioni di euro.
Nella serata finale lo spazio più caro risulta Sanremo 4/7 (435.820 euro), poi Sanremo 3/8 (385.000 euro) e Sanremo 2/9 (382.600 euro). Il break d’apertura Sanremo 1 costa 259.490 euro, Sanremo 5 241.780 euro e Sanremo 6 195.580 euro. Chi punta allo spot prima della chiusura finale dovrà pagare 30mila euro: il prezzo scende nelle serate precedenti.
Nel mondo digitale sono presenti tre bundle. Il “Premium” comprende YouTube, RaiPlay, RaiNews e Vevo, il “Light” non include l’app RaiPlay, il “Big Screen” vale solo per quest’ultima.
Per quanto concerne le radio, inserire uno spot di 30 secondi nei giorni dal 4 al 10 febbraio costerà 3.100 euro su Radio2, 2.400 euro su Radio Italia e 1.600 euro su Radio Kiss Kiss.