Coppia d’attacco (praticamente) obbligata. Domenica sera, al Meazza contro l’Inter nella partita più attesa dell’anno, Allegri non potrà sbagliare. Se non altro, perché non avrà grandi alternative: Kean sarà infatti già un giocatore dell’Atletico Madrid (dove è volato ieri per firmare il contratto che lo legherà ai colchoneros fino a giugno con la formula del prestito secco) Milik dovrà scontare il turno di squalifica dopo il rosso rimediato contro l’Empoli e Chiesa potrebbe/dovrebbe essere a disposizione ma sarà reduce dal fastidio a un ginocchio che gli ha impedito di scendere in campo nelle ultime uscite.
Risultato: al Vlahovic scintillante di questo inizio 2024 (sei reti, cui ne va sommata un’altra segnata nell’ultima gara dell’anno scorso), non potrà che essere affiancato Yildiz. Il quale sarà al suo esordio assoluto contro l’Inter, dal momento che nel match di andata era rimasto in panchina: difficilmente, vista la faccia tosta, gli tremeranno le gambe. E’ anzi del tutto probabile che l’esclusione dai primi undici di un paio di giorni fa gli abbia trasmesso quel pizzico in più di rabbia che non potrà che fare bene al gruppo bianconero: «Lo avevo visto un po’ rilassato e non al meglio dopo la partita di Lecce le parole di Allegri -. Per questo avevo preferito Milik contro la squadra di Nicola». Scelta che si sarebbe poi rivelata errata, pur se rivendicata dallo stesso tecnico livornese a gara conclusa: nei pochi minuti a disposizione il ragazzino turco ha infatti confermato tutte le proprie qualità nello stretto, creando un paio di potenziali pericoli comunque non concretizzati.
Quanto a Vlahovic, da quando indossa il bianconero ha segnato due reti ai nerazzurri timbrando il cartellino anche nel match di andata dello scorso 26 novembre: piattone destro appena prima della mezzora e Juve in vantaggio, salvo poi subire il pareggio pochi minuti dopo per merito di Lautaro. Duello nel duello da replicare a San Siro, in una partita che lancerà messaggi significativi per una volata scudetto tanto lunga quanto affascinante.