La Giuria degli adolescenti è un vero termometro del Festival

Sanremo 2024, ecco quanto costa alle aziende ottenere uno spazio pubblicitario

Da sei anni a Sanremo c’è una giuria che conta più di quanto ci si immagini, quella di Radioimmaginaria. Per chi non lo sapesse (male, molto male!) Radioimmaginaria è un network europeo che in Italia si è costruito negli anni molta credibilità e un bel seguito di pubblico. Nota fondamentale: gli speaker di Radioimmaginaria hanno tra gli 11 e i 17 anni e, come si legge nella homepage del sito, «nessun adulto si impiccia dei contenuti e tutti gli speaker possono dire quello che pensano». Insomma è un’isola felice nella quale l’adolescenza si manifesta con tutte le proprie contraddizioni ma anche con la sensibilità e la curiosità tipiche di quel passaggio della vita. Perché la «Giuria degli adolescenti» (con componenti tra gli 11 e i 22 anni che voteranno ogni sera su «outfit più figo, esibizione più trash e canzone preferita») è così importante in questo contesto? Perché ha gli stessi gusti della maggioranza degli ascoltatori streaming. Come si sa, l’età media del pop è in sensibile riduzione, almeno tra chi si serve di piattaforme come Spotify, e quindi la giuria di Radioimmaginaria è una bella proiezione del pubblico che poi determinerà i dischi d’oro e di platino dei concorrenti del Festival. Non a caso, negli scorsi anni, la «Giuria degli adolescenti» ha eletto, nell’ordine, Ultimo, Pinguini Tattici Nucleari, Maneskin, Mahmood/Blanco e Lazza (nella foto con Noemi Sassatelli, junior content creator della radio). In pratica, quasi tutti i vincitori reali del Festival dal punto di vista dello «streaming». Quindi quest’anno si ripete l’appello ad Amadeus e alla Rai: perché non coinvolgere anche questa giuria in futuro?

Leave a comment

Your email address will not be published.