Classifica Atp, cosa cambia con la vittoria di Sinner e cosa può accadere nei prossimi mesi

Classifica Atp, cosa cambia con la vittoria di Sinner e cosa può accadere nei prossimi mesi

Visto che l’appetito vien mangiando, gli amanti del tennis azzurro sognano ad occhi aperti un altro primato storico per Jannik Sinner, la conquista del primo posto nel ranking Atp, la classifica delle migliori racchette del pianeta. Se i 2000 punti guadagnati alzando al cielo il trofeo alla Rod Laver Arena di Melbourne hanno consentito al tennista altoatesino di fare un bel balzo in avanti, il podio dell’Atp non è ancora a portata di tiro di Sinner. La maratona che ha entusiasmato per quasi quattro ore l’Italia intera lo ha portato a ridosso del terzo posto occupato proprio dal russo Daniil Medvedev ma per riuscire nel sorpasso servirà mantenere la forma nei mesi di febbraio e marzo, magari portando a casa qualche vittoria importante. Vediamo nel dettaglio la situazione per segnarsi sul calendario le date che potrebbero far impazzire di gioia gli amanti del tennis azzurro.

Tutti contro Djokovic

Nonostante sia uscito a sorpresa in semifinale a Melbourne proprio contro l’azzurro, il primo posto nella classifica Atp di Novak Djokovic è al momento al sicuro. Il campionissimo serbo è ancora dominatore incontrastato, grazie ai successi raccolti in un 2023 al limite della perfezione: i suoi 9.855 punti gli garantiscono un vantaggio a prova di cali di forma. Nole, però, dovrebbe iniziarsi a guardare le spalle, visto che l’altro giovane terribile, lo spagnolo Carlos Alcaraz, è secondo a 600 punti di distacco. Non pochissimi, specialmente visto che ne ha persi molti uscendo mercoledì contro Alex Zverev, ma molto più vicino al serbo di pochi mesi fa.

Djokovic Australian Open

Il campione di San Candido è ora stabilmente al numero 4 del ranking, con 8.310 punti e può ambire a salire sul podio nelle prossime settimane. La distanza nei confronti del rivale Medvedev è ancora più risicata, solo 455 punti, qualcosa che si può facilmente recuperare in due, tre tornei indovinati. D’altro canto, però, il russo è in un ottimo stato di forma e, specialmente sui tre set, può creare enormi problemi a chiunque. Più tranquilla la situazione alle spalle dell’altoatesino: il quinto in classifica, il russo Andrej Rublev, è più di tremila punti indietro, bloccato a 5.050. Jannik può dormire sonni tranquilli.

Occhio ai prossimi tornei

Chi non segue con regolarità il tennis può sorprendersi per le regole all’apparenza astruse dell’Atp ma questo sistema, in vigore dal 22 agosto 1973 per consentire una valutazione oggettiva dei campioni della racchetta, premia la regolarità, consentendo di superare un torneo magari giocato male e mantenere comunque la posizione. In un calendario affollato come quello del tennis, poi, è impossibile prendere parte a tutti gli eventi, il che vuol dire che bisogna scegliere in base alla superficie, al programma di allenamento e, ovviamente, al montepremi in palio. Non partecipare, però, vuol dire perdere la possibilità di conservare i punti conquistati l’anno prima, cosa che con tutta probabilità succederà a Sinner nel torneo di Montpellier, che prende il via lunedì. Nel 2023 aveva portato a casa 250 punti, che necessariamente lascerà per strada.

Medvedev finale Australian Open

L’anno scorso nel mese di febbraio Sinner aveva fatto molto bene a Rotterdam per invece uscire senza un solo punto a Marsiglia: vedremo quale sarà la sua strategia quest’anno, magari pensando a togliere qualche punto ai rivali. Dei 12 tornei che si giocheranno a febbraio, solo 4 sono Atp 500, tornei con montepremi più ricco e parecchi punti in palio: possibile che, vista la predilezione di Jannik per le superfici dure, scelga l’accoppiata Rotterdam-Dubai, così da evitare la complicata trasferta intercontinentale a Rio ed Acapulco.

Fondamentale sarà invece ripetere le ottime prestazioni del 2023 nel mese di marzo, sia ad Indian Wells che a Miami: confermare o migliorare i 960 punti raccolti potrebbe permettergli il sorpasso nei confronti di Medvedev. Il momento della verità sarà la stagione della terra battuta: tra Montecarlo, Madrid e Roma potrebbe venire la spallata decisiva per arrivare al Roland Garros a distanza di tiro del duo di testa. Non facile, vista l’allergia dell’azzurro per la superficie ma, a questo punto, tutto è possibile.

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