Decine di trattori e autotrasportatori hanno bloccato stamattina il traffico sull’autostrada A1, in entrata e in uscita, in prossimità del casello di Orte, nel Viterbese. Una partecipata manifestazione di protesta degli agricoltori, con il tricolore sventolato dai mezzi fermi, ha costretto alla chiusura del tratto autostradale all’altezza del chilometro 491.3, in entrambe le direzioni. Dopo diverse ore l’uscita è stata però riaperta nel primo pomeriggio.
“Non vogliamo sussidi, vogliamo il giusto prezzo per ciò che produciamo”, si legge su un cartello esposto da un manifestante. E poi ancora: “Sosteniamo il Made in Italy”. Sul sito di Autostrade per l’Italia è consigliata, provenendo da Roma, l’uscita di Magliano Sabina, mentre da Firenze quella di Attigliano.
La protesta
I manifestanti si sono preparati a protestare a oltranza, fino a quando non riceveranno risposte rassicuranti. Sul posto, gli agricoltori hanno montato una cucina da campo dando un segnale preciso alle istituzioni. La protesta è arrivata in diverse zone d’Italia come un’onda che, partita dalla Germania e dalla Francia, sembra non fermarsi per contrastare una politica europea troppo penalizzante, orientata come è al “Green Deal”. E coltivatori e allevatori italiani ridotti allo stremo da costi di produzione esagerati e basse remunerazioni faranno sentire sempre di più la loro voce sfilando con i loro trattori per le strade e nelle piazze.
I picchetti a Pescara
Sono oltre un centinaio i trattori che hanno sfilato in corteo anche a Pescara per protestare contro le politiche comunitarie. Gli agricoltori hanno attraversato i trenta chilometri del capoluogo adriatico e hanno raggiunto Montesilvano, ai confini con Pescara, e poi sono tornati indietro ripercorrendo viale Matteotti per raggiungendo piazza Italia dove ha sede la prefettura ma anche la Provincia e il Comune di Pescara. I trattori, che rientreranno nel presidio dell’ex mercato ortofrutticolo Cofa, manifestano perché la Ue non tagli i sussidi, per rivedere i prezzi all’ingrosso per l’agro solare e gli impianti fotovoltaici e si uniscono alle proteste dei loro colleghi tedeschi.
Gli altri raduni
Altri raduni sono previsti martedì prossimo, 30 gennaio, in varie zone della Lombardia, in Toscana e Sardegna dal movimento “Riscatto Agricolo”, mentre mercoledì 31 a Verona un altro gruppo sta organizzando un grande presidio in occasione dell’inaugurazione di Fieragricola, la fiera di riferimento del settore che si tiene nel quartiere fieristico. “Non ci sentiamo rappresentati dalle organizzazioni agricole, ci sono questioni che riguardano la politica europea ma molte vanno affrontate anche a livello nazionale come il fatto che venga riconosciuto un costo di produzione, fermo dal 2019”, ha affermato Giorgio Bissoli, contoterzista di Verona, portavoce di un movimento di base, che risponde allo slogan “Uniti si vince”.